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CANTONE"Non c’è posto per il suo cane, meglio sopprimerlo"

23.08.13 - 14:30
È la risposta che più persone hanno ricevuto da un rifugio del Sottoceneri. Ma dalla struttura fanno sapere: "Siamo strapieni. E quelle sono razze soggette a restrizioni..."
Foto Archivio Keystone
"Non c’è posto per il suo cane, meglio sopprimerlo"
È la risposta che più persone hanno ricevuto da un rifugio del Sottoceneri. Ma dalla struttura fanno sapere: "Siamo strapieni. E quelle sono razze soggette a restrizioni..."

LUGANO – “Purtroppo non abbiamo spazio per il suo cane. Forse è meglio farlo sopprimere”. Una risposta secca, per certi versi sconvolgente. L’ha ricevuta una signora che cercava di piazzare disperatamente il suo Amstaff in un canile del Sottoceneri. “Non potevo più tenere il cane perché non ha accettato la nascita di mia figlia – spiega –. Non era un mio capriccio. Dopo che le protezioni animali e il veterinario cantonale hanno giocato a scaricarsi il barile a vicenda, ho pensato di rivolgermi a questo canile. La risposta ricevuta è scioccante, considerando che il mio è un cane assolutamente sano”.

 

Cane giovane e sano - Ma non si tratta dell’unica lamentela legata a questo specifico canile. Di testimonianze in redazione ne sono giunte ben 4. “Anche a me hanno detto qualcosa del genere. Sono davvero allibita”, fa notare un’altra signora. E c’è chi entra nei dettagli. È il caso di una 45enne luganese che aveva chiamato quel canile per piazzare il suo rottweiler. “Non potevo più tenerlo per motivi seri – dice –, mi hanno detto che erano pieni e che, vista l’età già avanzata, era meglio sopprimerlo. Ma il mio cane ha solo sei anni ed è sano. Pazzesco. Ho chiesto loro delle alternative e non sapevano dirmi nulla”.

 

Tutto esaurito - Al canile sotto accusa risponde una signora piuttosto gentile. Le raccontiamo delle segnalazioni ricevute. “Ci sono alcuni problemi da considerare – fa notare –. Il primo è che come tutti i rifugi del Ticino siamo strapieni. Il secondo è che quelli di cui mi parlate sono cani di razze soggette a restrizioni. Noi non possiamo riempire il canile di questi cani, c’è una disponibilità limitata. Senza contare che poi è molto difficile piazzarli. Essendo di razze particolari, la gente ci pensa due volte prima di prenderli”.

 

Consiglio scomodo - Sul consiglio di sopprimere il cane, dato verosimilmente a più persone, la nostra interlocutrice non si espone troppo. “Non è evidente per noi. Capiamo chi ci resta male, ma non possiamo risolvere i problemi di tutti. Lo ripeto, i canili sono strapieni. Non so perché sono state date queste risposte, bisognerebbe vedere i casi specifici. Di certo noi siamo persone che amano gli animali. Non è il nostro scopo sopprimerli”.

 

Responsabilità - Il veterinario cantonale Tullio Vanzetti, dal suo punto di vista, parla chiaro: “L’affidamento e la cessione di animali a strutture, quali canili e gattili, rientrano in un ambito di rapporti tra privati, dove lo Stato non riveste alcun ruolo. Evidentemente, la responsabilità della tenuta compete sempre e in ogni circostanza al detentore degli animali”.

 

Estate calda - Per Vanzetti già prima dell’acquisto di un animale bisogna essere consapevoli degli impegni che la sua tenuta comporta. “In caso di necessità ci si può rivolgere alle strutture esistenti. Il periodo delle ferie estive è caratterizzato da una forte richiesta a fronte di un’offerta limitata. Occorre quindi ripiegare su soluzioni alternative, come la ricerca di strutture più lontane, la collaborazione tra privati o la rinuncia ad impegni non conciliabili con la tenuta dei propri animali”.

 

Soluzione inaccettabile - Spesso l’individuazione di una destinazione valida e duratura richiede parecchio tempo. “Ma si tratta di un buon investimento – puntualizza il veterinario cantonale –. Evidentemente la soppressione dell’animale è una soluzione improponibile ed eticamente inaccettabile. In ogni caso è fuori luogo attribuire responsabilità alle nostre società per la protezione degli animali o allo Stato”.

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