CANTONEStupore per la "galaverna" a Gola di Lago

CAPRIASCA - Un albero che sembra di ghiaccio e una ringhiera, completamente gelata. Il contributo inviatoci oggi da un lettore può, agli occhi di un profano, lasciare certamente a bocca aperta per lo straordinario potere che la natura, in queste sue manifestazioni, dimostra di avere.

Ma per gli esperti c'è sempre una risposta, presto fornita: "Si tratta del fenomeno meteorologico chiamato galaverna - ci spiega Fosco Spinedi da Locarno Monti -. Le premesse per la sua formazione sono aria fredda, presenza di goccioline d’acqua sopraffuse e un debole vento. Con “sopraffuso” si intende lo stato liquido dell’acqua con temperatura sotto lo zero (in natura possibile fino a -10/-15 °C). Lo stato sopraffuso dell’acqua è possibile con goccioline di piccole dimensioni in sospensione nell’aria, tipicamente quelle che compongono le nubi o la nebbia (o anche la pioviggine). Quando le goccioline portate dal vento incontrano un ostacolo si rompono e si trasformano istantaneamente in ghiaccio, che cresce a forma di aghi nella direzione opposta alla provenienza del vento. Se la direzione e la velocità del vento restano costanti abbastanza a lungo, gli aghi possono raggiungere svariati centimetri di lunghezza".

È quindi necessario, affinché un fenomeno del genere si verifichi, che vi siano le giuste condizioni. "Ieri e oggi - conclude il meteorologo - nello strato di nubi che ha interessato le nostre regioni esistevano le condizioni idonee per la formazione di galaverna, sopra circa 800-1000 m di quota".