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LUGANO - Venerdì 26 e sabato 27 ottobre a Lugano-Castagnola si svolgerà il World Oncology Forum (WOF). Un’ottantina di medici, ricercatori, politici, rappresentanti di grandi organizzazioni internazionali e manager di aziende, provenienti da tutti i continenti e una ventina di giornalisti scientifici di testate internazionali si confronteranno per rispondere alla domanda: “Stiamo vincendo o perdendo la guerra contro il cancro”?
La formula adottata è originale, rispetto ai congressi tradizionali: sarà il pubblico, attraverso gli operatori dei media, ad interrogare la medicina e la scienza su una questione spinosa, cercando di ottenere chiarezza e trasparenza. Al centro, infatti, il WOF pone la preoccupazione condivisa dagli esperti della sanità pubblica: nonostante i progressi scientifici e terapeutici, il numero dei malati di cancro è ovunque in aumento, le risorse per farvi fronte si stanno riducendo, l’accesso alle cure diventa difficoltoso e non soltanto nei paesi poveri. Il cancro è diventato un problema sociale.
Tre gli aspetti principali trattati a Lugano nel corso delle diverse sessioni, le linee di ricerca attuali ed i risultati terapeutici ottenuti. I tre temi saranno introdotti da altrettanti ricercatori di grande fama: Paolo Vineis (Londra), Douglas Hanahan (Losanna) e Michel Coleman (Londra).
Il ruolo del Ticino - Il Ticino, che ogni due anni ospita il Simposio sui linfomi di Lugano, con circa 3’200 partecipanti, dà spazio venerdì e sabato ad un altro evento nell’ambito del turismo congressuale che avrà una vasta eco grazie alla presenza in città di giornalisti di grandi testate. Ad organizzarlo sono due medici oncologi attivi in Ticino presso l’Istituto oncologico della Svizzera italiana (IOSI – EOC), Franco Cavalli, conduttore del WOF (che recentemente ha ripreso dal prof. Veronesi la presidenza del comitato scientifico della ESO) e Alberto Costa, che, quale CEO della ESO ha diretto l’organizzazione del simposio.
Medici, ministri e giornalisti - Oltre a medici e ricercatori attivi presso importanti università e strutture sanitarie come James O. Armitage, esperto nel settore linfomi, e Umberto Veronesi, fondatore della ESO, verranno a Lugano Renato Balduzzi, ministro italiano della salute nel Governo Monti e il suo omologo messicano Salomon Chertorivski.
