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LOSONE

Dopo 80 anni sono tornati i polacchi

All’ex Caserma di Losone sono stati celebrati gli 80 anni della Strada dei polacchi
Comune Losone
Dopo 80 anni sono tornati i polacchi
All’ex Caserma di Losone sono stati celebrati gli 80 anni della Strada dei polacchi
LOSONE - Era dalla fine del secondo conflitto mondiale che Losone non ospitava così tante persone di origine polacca. Domenica 11 settembre, nell’ex Piazza d’armi, il Comune ha accolto centinaia di membri di questa comunità,...

LOSONE - Era dalla fine del secondo conflitto mondiale che Losone non ospitava così tante persone di origine polacca. Domenica 11 settembre, nell’ex Piazza d’armi, il Comune ha accolto centinaia di membri di questa comunità, per commemorare l’ottantesimo anniversario dell’inaugurazione della Strada dei polacchi. La via collinare che collega la frazione losonese di Arcegno con Golino è forse l’opera più nota tra quelle realizzate dai soldati polacchi in Ticino. Erano stati accolti a Losone all’inizio degli anni Quaranta del secolo scorso dopo aver trovato rifugio in Svizzera per sfuggire all’avanzata dell’esercito nazista in Francia.

La commemorazione è stata aperta dalla tradizionale messa da campo che viene svolta ogni anno nel parco dell’ex piazza d’armi per la Festa della Madonna d’Arbigo, il cui vicino oratorio è stato il punto di riferimento per gli internati polacchi. Sul palco predisposto per l’occasione è, quindi, salito il Sindaco di Losone, Ivan Catarin, che ha inaugurato la cerimonia ufficiale. «La Strada dei polacchi non ha solo messo in collegamento la nostra frazione di Arcegno con le Centovalli» ha ricordato il sindaco nel suo benvenuto, «ma soprattutto ha unito con una profonda amicizia due comunità: il Comune di Losone e la Polonia».

Un’amicizia che è stata sottolineata anche dall’Ambasciatrice di Polonia in Svizzera, Iwona Kozlowska, che ha preso la parola dopo il saluto delle autorità cantonali presentato dal Consigliere di Stato, Manuele Bertoli. «Possiamo considerare l'internamento come una testimonianza vivente e un fondamento dei contatti amichevoli tra i polacchi e gli svizzeri. Gli internati e i loro discendenti sono stati e sono tuttora costruttori di ponti tra i nostri Paesi e le nostre comunità».

Gli ospiti polacchi e la popolazione locale hanno preso, infine, posto ai tavoli sistemati all’ombra degli alberi del parco militare per condividere il pranzo insieme.

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