Cerca e trova immobili

LOCARNOVenti giorni per fare 800 chilometri a piedi: l'avventura di un giovane ticinese

15.02.22 - 23:59
La nuova sfida del 23enne Nathaniel Livi: il cammino di Santiago col tempo contato. A fine mese deve prendere l'aereo.
N.L.
Il giovane ticinese in un ostello.
Il giovane ticinese in un ostello.
Venti giorni per fare 800 chilometri a piedi: l'avventura di un giovane ticinese
La nuova sfida del 23enne Nathaniel Livi: il cammino di Santiago col tempo contato. A fine mese deve prendere l'aereo.
Un'esperienza figlia della pandemia, del lockdown e di un periodo tormentato: «Avevo bisogno di ritrovarmi dopo una vicenda personale che mi ha toccato parecchio».

LOCARNO - Il cammino di Santiago de Compostela è sempre più gettonato. Tanto da non fare quasi più notizia. Se però c'è qualcuno che si prefigge di affrontare un percorso di 800 chilometri in soli venti giorni, al ritmo di 45 o 50 chilometri giornalieri, allora le cose cambiano. È il caso di Nathaniel Livi, 23enne di Solduno (Locarno). «Devo riuscirci. Anche perché ho già il biglietto di ritorno in aereo da Porto. E non posso perdere il volo».

«Rispetto chi ha fede» – Una scommessa pazza per un ragazzo che non è nuovo a simili sfide. Qualche anno fa aveva girato una dozzina di capitali europee in due settimane. Ora una nuova esperienza. Figlia della pandemia, dei lockdown e di un periodo personalmente molto tormentato. «Sono anche stato coinvolto in una vicenda spiacevole che mi ha segnato parecchio. E che per fortuna ora è alle spalle. Avevo bisogno di ritrovarmi. Non sono particolarmente religioso. Ma ho molto rispetto per chi ha fede e affronta il cammino di Santiago. Volevo capire quale effetto potesse avere su di me». 

«Sono una persona mega socievole» – Da Saint-Jean (Francia), dove è giunto grazie al passaggio in auto di alcuni amici, fino a Santiago, per poi chiudere a Finisterre (Spagna). Circa 800 chilometri che il giovane locarnese sta affrontando col sorriso. «Sono una persona mega socievole. Il Covid ci ha distanziati. Vorrei che questa esperienza fosse un nuovo punto di partenza e mi riavvicinasse alla gente. Ogni volta che racconto di volermi fare 50 chilometri al giorno, tutti mi chiedono come faccia. Sono semplicemente allenato e ho una forte motivazione». 

Un budget minimalista – Ma come si organizza in pratica questo ragazzo minimalista e avventuroso? Lo contattiamo mentre si trova in un ostello. «Negli ostelli c’è anche tanta condivisione. Un giorno uno ha preparato la pasta per sé e ne ha lasciata anche per gli altri presenti nella camerata. Il mio budget? È basso, cerco di vivere con poco. Non spenderò complessivamente più di 600 franchi. Il problema è che in questo periodo tanti ostelli sono chiusi. Per sicurezza mi sono preso anche la tenda. Non si sa mai». 

Quella scarpa caduta dallo zaino – Gli imprevisti sono dietro l'angolo. E non mancano gli aneddoti curiosi. «Sicuramente potrà anche capitare di farmi ospitare da persone qualunque. Lungo il cammino di Santiago c’è tanta gente generosa. Qualche giorno fa avevo perso una scarpa, mi era caduta dallo zaino e io non me ne ero accorto. Poche ore dopo un tizio mi raggiunge in auto, mi chiede se per caso quella scarpa è mia e alla fine mi invita a pranzo».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE