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«Che impatto ha la nazionalità sul posto di lavoro?»

Una ricerca dell'Università di Berna punta a mettere a fuoco il fenomeno attraverso un sondaggio
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«Che impatto ha la nazionalità sul posto di lavoro?»
Una ricerca dell'Università di Berna punta a mettere a fuoco il fenomeno attraverso un sondaggio
L'idea è di capire se esiste discriminazione e se questa porta ad un peggioramento delle condizioni di salute del lavoratore con danno per l'azienda stessa
LUGANO - La nazionalità ha un impatto sul posto di lavoro? Alla domanda cercherà di rispondere una ricerca condotta da Mirko Tamò, uno studente di master all'Università di Berna, cresciuto in Mesolcina: «Nonostante i...

LUGANO - La nazionalità ha un impatto sul posto di lavoro? Alla domanda cercherà di rispondere una ricerca condotta da Mirko Tamò, uno studente di master all'Università di Berna, cresciuto in Mesolcina: «Nonostante il fenomeno dei lavoratori italiani nella Svizzera italiana sia molto tematizzato dai media e molto conosciuto all’interno della popolazione, specialmente per quanto riguarda i frontalieri, i lavori di ricerca scientifica su questa tematica sono ridotti a poche unità. Con questo ricerca, si vuole colmare in parte questa lacuna» spiega il giovane.

Lo studio va a chiudere un cerchio, in quanto diverse ricerche simili sono state realizzate, sempre dall’Università di Berna, anche nelle regioni romande e tedescofone della Confederazione. Sempre Tamò: «L’idea è quella di capire che influsso abbia la propria nazionalità sul posto di lavoro. La discriminazione sul posto di lavoro a causa della nazionalità potrebbe portare al peggioramento della collaborazione o anche ad un aumento delle assenze, andando così a creare enormi spese per le aziende e per il sistema stesso».

Inoltre, sempre tra gli obiettivi della ricerca, si punta a stabilire «se i lavoratori discriminati, siano soggetti a un peggioramento della loro salute. La conoscenza di questi fenomeni, potrebbero dare il là a dei cambiamenti importanti all’interno delle varie aziende che andrebbero a migliorare la situazione sia per le aziende ticinesi che per i lavoratori di nazionalità diversa. Il Ticino per uno studio di questo genere è molto adatto, in quanto due nazionalità praticamente uguali per cultura e lingua si trovano a lavorare a braccetto nelle imprese svizzere».

Per sviluppare lo studio sono necessari molti dati, da qui l’invito ai lavoratori di nazionalità italiana (frontalieri o residenti) che svolgono un’attività lucrativa in Svizzera a partecipare alla ricerca compilando un breve formulario online. Rispondendo a poche domande in forma anonima, si può contribuire alla realizzazione di questo studio. 

Per partecipare basta cliccare sul seguente link https://ww2.unipark.de/uc/frontalieri/ seguire le istruzioni. Il sondaggio sarà aperto fine alla fine di dicembre 2021.

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