La risoluzione auspicata da 22 deputati: «Aiutiamo i profughi afghani e organizziamo strutture d'accoglienza»

L'invito al Gran Consiglio è stato presentato da ventidue granconsiglieri in prevalenza di area rosso-verde
I parlamentari chiedono al Cantone, ai Comuni e alla Confederazione tutta una serie di misure per aprire all'accoglienza dei profughi provenienti dal paese riconquistato dai talebani.
L'invito al Gran Consiglio è stato presentato da ventidue granconsiglieri in prevalenza di area rosso-verde
I parlamentari chiedono al Cantone, ai Comuni e alla Confederazione tutta una serie di misure per aprire all'accoglienza dei profughi provenienti dal paese riconquistato dai talebani.
BELLINZONA - Ventidue deputati, su novanta, in maggioranza Ps, Verdi, Più donne e un PLR, chiedono che tutti i parlamentari versino la loro diaria a favore del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) per aiuti umanitari destinati alla popolazione in Afghanistan.
La richiesta di risoluzione, da sottoporre al plenum, è stata inoltrata oggi al presidente del Gran Consiglio Nicola Pini e, se approvata, dovrebbe essere indirizzata al Consiglio federale, al Governo e ai Comuni ticinesi. Con questa decisione, si legge nel testo, il Cantone Ticino versa un contributo urgente di 35.000 franchi all’organismo che ha sede a Ginevra. La risoluzione chiede in parallelo un gesto di solidarietà in denaro ai Comuni. Comuni che sono pure invitati ad «organizzare strutture di accoglienza per i profughi in arrivo dall’Afghanistan, così come già proposto dalle città di Berna, Zurigo e Ginevra».
Infine la Confederazione viene sollecitata ad adottare misure straordinarie, quali l’organizzazione di corridoi umanitari e ponti aerei; possibilità di inoltrare domande d’asilo presso ambasciate di paesi confinanti; ammissione in Svizzera di perseguitati afghani che si presentano ai confini; sospensione immediata di ogni rimpatrio; il riesame di tutte le domande di asilo dei profughi afghani detenuti in Svizzera in attesa di rimpatrio forzato.





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