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Il "graben" dei ristoranti: ecco la mappa

Il Consiglio federale ha diviso i Cantoni in due gruppi. E il Ticino purtroppo non è con i virtuosi.
20 Minuten/Keystone
Il "graben" dei ristoranti: ecco la mappa
Il Consiglio federale ha diviso i Cantoni in due gruppi. E il Ticino purtroppo non è con i virtuosi.
La Romandia ha colto al volo l'opportunità: i ristoranti rimarranno aperti fino alle 23 (in Vallese fino alle 22).
BERNA - Bravi e cattivi, virtuosi e non. I nuovi provvedimenti decisi dal Consiglio federale dividono i Cantoni in due gruppi, e il Ticino - purtroppo - non è in quello che ci si potrebbe augurare.  Un Röstigraben dell'epidemia, anzi...

BERNA - Bravi e cattivi, virtuosi e non. I nuovi provvedimenti decisi dal Consiglio federale dividono i Cantoni in due gruppi, e il Ticino - purtroppo - non è in quello che ci si potrebbe augurare. 

Un Röstigraben dell'epidemia, anzi un "Restaurantgraben", dove il numero dei contagi determina gli orari di apertura di negozi e ristoranti. Qualcosa di simile al famoso "semaforo" italiano, ma con le dovute differenze. Il meccanismo dell'escalation, per cui i Cantoni dovranno introdurre misure progressivamente più restrittive in base alla situazione epidemiologica, è ancora in fase di consultazione. Il piano verrà inviato nelle prossime ore ai governi cantonali, che diranno la loro. 

Fatto sta che, da subito, una prima macro-differenza è già stata chiarita, e riguarda gli orari di apertura di negozi e ristoranti. In una serie di cantoni che soddisfano i criteri definiti dall'UFSP, la chiusura non scatterà alle 19 bensì alle 23. E (soprattutto per i ristoranti) si tratta di una differenza enorme. 

Sono due i criteri indicati dal Consiglio federale per calibrare le restrizioni. Il primo, l'indice dei contagi deve essere inferiore all'1 per sette giorni consecutivi. Il secondo: la media settimanale dei contagi giornalieri (ogni 100mila abitanti) deve essere inferiore alla media svizzera. 20 Minuten ha elaborato una mappa in base ai dati dell'UFSP.

I virtuosi a ovest - I cantoni si dividono quindi in due gruppi. Del primo - i "virtuosi" - fanno parte al momento sette cantoni: Friburgo, Ginevra, Giura, Lucerna, Neuchâtel, Obvaldo, Vaud, Vallese. Qui i ristoranti potranno rimanere aperti fino alle 23.00. Altri sei cantoni, che fino al 6 dicembre soddisfacevano i parametri, hanno registrato un peggioramento, e sono Appenzello Interno, Berna, Lucerna, Nidvaldo, Uri e Zugo.

Un'occasione che i cantoni romandi hanno colto al volo: Vaud, Neuchâtel, Friburgo, Ginevra e Giura hanno deciso insieme che i rispettivi ristoranti potranno restare aperti fino alle 23:00. In Vallese il limite è fissato alle 22:00. Il consigliere di Stato ginevrino Mauro Poggia ha sottolineato che questi orari di apertura saranno validi «il più a lungo possibile». 

I meno virtuosi a est - Nella metà "non virtuosa" della Svizzera rientra anche il Ticino. In base ai dati precedentemente forniti dall'UFSP - il 6 dicembre - in due cantoni (Glarona e Svitto) la media delle infezioni era soddisfacente, ma l'indice Rt troppo alto. Ticino e canton Zurigo, invece, presentavano un indice inferiore all'1, ma un'incidenza dei contagi superiore alla media. Nei restanti nove cantoni - Basilea Città, Basilea Campagna, Argovia, San Gallo, Turgovia, Sciaffusa, Appenzello esterno, Soletta, Grigioni - entrambi i criteri non erano soddisfatti. 

20 MinutenGli indicatori al 6 dicembre
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