Nonostante potesse essere prescritto solo ai gruppi a rischio, il primo stock del vaccino è già terminato
BELLINZONA - Di Covid, purtroppo, ce n'è. Ma anche di influenza stagionale, e perciò è presto partito, già dalle scorse settimane, un vero e proprio assalto alle farmacie ticinesi per accaparrasi il vaccino contro l'influenza.
Di conseguenza, ciò che non c'è, è ora il vaccino anti-influenzale: il primo stock è infatti già stato esaurito. Questo nonostante la decisione del Dipartimento della Sanità e della Socialità (DSS), che ha messo in chiaro che fino al 30 novembre il vaccino contro l’influenza potesse essere somministrato solamente alle persone appartenenti ai gruppi a rischio e al personale sanitario.
Lo ha confermato il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini ai microfoni della RSI: «La prima fornitura è arrivata ai destinatari ed è già stata utilizzata (o riservata) tutta», mentre «la seconda fornitura è annunciata per fine novembre, per questo chi cerca vaccini potrebbe sentirsi rispondere che bisogna aspettare».
Alcune farmacie, inoltre, hanno già dichiarato di avere delle riservazioni anche per la fornitura prevista a fine novembre. In tutto questo, gli impiegati delle farmacie non possono far altro che rispondere picche a coloro che chiedono una dose, come è il caso per moltissime persone dall'Italia.
La grande richiesta significa che potrebbero non esserci vaccini sufficienti anche per coloro che, non essendo a rischio, vorrebbero comunque vaccinarsi? «Chiaramente la precedenza va data alle fasce di popolazione più a rischio», ha spiegato all'emittente ticinese Zanini, perciò «dovremo valutare il tasso di vaccinazione di coloro che sono a rischio e capire se ci sono ancora dei bisogni in questo senso».
L'obiettivo della Confederazione è quello di ottenere circa 700mila dosi supplementari, ma rimane ancora poco chiaro cosa riceverà, effettivamente, il nostro Cantone.