Dal confronto con altre sette città elvetiche, esce un quadro in chiaroscuro della capitale economica ticinese. Tra voci positive e altre meno
LUGANO - L'occupazione in crescita, ma un tasso di attività non proprio brillante. Pochi pendolari, ma molti – troppi secondo alcuni – frontalieri. Un settore bancario ancora trainante: all'orizzonte, però, non mancano nuvole minacciose. È una fotografia di Lugano in chiaroscuro, quella che emerge da un'indagine pubblicata ieri dall'Ufficio federale di statistica: lo studio mette a confronto 8 città elvetiche in base a una serie di indicatori economici.
Frontalieri e occupazione - In generale, diciamolo, il quadro non è certo disastroso nella capitale economica ticinese. I dati «mostrano un chiaro trend positivo sul fronte dell'occupazione» si legge nell'analisi, alla cui realizzazione la città di Lugano ha partecipato attivamente assieme all'Ust. Gli impiegati a tempo pieno sono aumentati del 2 per cento in media ogni anno, dal 2007 al 2017. Sei nuovi occupati su dieci, però, sono frontalieri. La dinamica «non è molto diversa da quanto avviene in altre città» si legge nel rapporto.
Pendolari in auto - La differenza? I pendolari svizzeri o residenti che ogni giorno entrano ed escono da Lugano sono, in rapporto, molti meno che nelle altre città. Bene per il traffico: il tragitto casa-lavoro è di 33 minuti, il più basso in classifica. Peccato che i trasporti pubblici siano utilizzati da meno di un lavoratore su tre, persino tra chi abita entro i confini della Città. Un record (negativo) tra le città considerate.
I disoccupati nelle 8 città:
Ginevra | 9% |
Lugano | 7% |
Losanna | 6,5% |
Basilea | 4,5% |
Zurigo | 4,3% |
Lucerna | 3,7% |
Berna | 3,5% |
San Gallo | 3,2% |
Inattivi e disoccupati - Altre note dolenti: la quota di popolazione attiva tra i 15 e i 64 anni è la più bassa (73 per cento) nella classifica, e il divario tra donne e uomini (12 punti) è il più alto. I laureati sono meno e i disoccupati sono più numerosi rispetto al resto della Svizzera. Questi ultimi sono circa il 7 per cento della popolazione: solo Ginevra è messa peggio.
Alti e bassi - In compenso i luganesi in assistenza sono pochi. Gli unici, tra le città considerate, ad essere sotto la media federale. Bene ma non benissimo. Chissà che Alptransit e la futura facoltà di medicina – citate nello studio come «fattori positivi» in prospettiva – non contribuiscano a ribaltare il risultato.