Diplomi a Napoli: la stretta del Decs

Il Governo scende in campo contro coloro che prendono scorciatoie per ottenere titoli di studio all'estero
BELLINZONA - Prove scritte lasciate in bianco dagli studenti, e compilate dai professori. Promozioni comprate in contanti dalle famiglie. Un misterioso intermediario che fa la spola dal Vesuvio al Ceresio, con valigette piene di soldi. Emergono nuovi dettagli sul caso dell'istituto privato Fogazzaro di Lugano i cui studenti, per anni, si sarebbero recati fino a Napoli per sostenere esami di maturità truccati.
In un servizio andato in onda ieri sera a Falò, gli inviati della trasmissione sono andati nel capoluogo campano per documentare quanto anticipato a suo tempo da tio/20minuti. Numerose le testimonianze raccolte sul posto e in Ticino, tra studenti, docenti e genitori che ammettono di avere «preso una scorciatoia» e – in alcuni casi – di «vergognarsi» della scelta. Sul caso è stata aperta un'inchiesta penale presso la Procura di Nola. Anche il Cantone ha avviato delle verifiche: in una presa di posizione, il Decs ha reso noto di stare «studiando un provvedimento legislativo» per limitare l'esercizio in Ticino «solo agli istituti che preparano gli allievi a esami in Svizzera» e non più all'estero.




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