Accusato di furto durante una ronda notturna, un securino di Prosegur è stato punito severamente. E si è rivolto al sindacato Unia
LUGANO - «Se vai a Lugano non rubare le banane» verrebbe da dire, parafrasando una celebre battuta di Roberto Benigni. Ma qui non c'è niente da ridere. Perché la banana non è stata propriamente rubata, in questo caso, ma semplicemente mangiata. Ed è costata il posto di lavoro a un malcapitato, ignaro di ciò a cui andava incontro.
Avvocati al lavoro - La vicenda – confermata a tio.ch/20minuti dalle parti in causa – è quella di un agente del Sottoceneri, licenziato di recente da una delle principali agenzie di sicurezza ticinesi. Il caso è al limite dell'assurdo ma non ha fatto ridere gli ex colleghi del securino, anzi sta creando preoccupazione in un ambiente già di per sé precario e da tempo sotto pressione in Ticino. L'uomo, 40 anni, era impiegato con un regolare contratto presso la ditta Prosegur di Lugano. Ora si è rivolto a Unia, che ha aperto una vertenza con l'agenzia. Il sindacato conferma di avere presentato opposizione alla misura, contestandone i «futili motivi».
L'oggetto del contendere - All'origine del licenziamento (in tronco) una lamentela da parte di una banca presso cui l'agente era in servizio nelle scorse settimane. L'agente, secondo l'azienda, è colpevole di un “furto” ai danni del cliente. La refurtiva: una banana prelevata dalla cesta della frutta riservata al personale dell'istituto di credito, durante una ronda notturna.
«No comment» - La banca si limita al «no comment» e sottolinea di avere semplicemente segnalato l'episodio, chiedendo l'allontanamento dell'agente. «Non siamo responsabili delle decisioni prese di conseguenza dal datore di lavoro» precisano dall'istituto. Possibile che sia bastato così poco? In realtà pare che altri clienti, in passato, avessero presentato lamentele analoghe verso l'agente, ma Prosegur non fornisce dettagli. Il presidente Andrea Bersani, da noi contattato, ha preferito non rilasciare dichiarazioni.