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CANTONEFormazione professionale, si discute di integrazione

20.10.17 - 14:07
Formazione professionale, si discute di integrazione

BELLINZONA - La Commissione cantonale della formazione professionale, riunitasi il 18.10.2017 sotto la presidenza di Nadia Ghisolfi e alla presenza del Segretario di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione Mauro Dell’Ambrogio ha discusso dei progetti cantonali di integrazione dei migranti secondo il programma di integrazione lanciato dalla Segreteria di stato della migrazione.

La Commissione ritiene indispensabile una forte cooperazione istituzionale tra diversi servizi così come previsto nel Programma di integrazione cantonale attualmente all’esame del Consiglio di Stato. A giudizio della Commissione è fondamentale la costituzione di un unico punto di riferimento presso la Divisione formazione professionale per i diversi attori coinvolti, che assicuri il coordinamento e le sinergie tra le diverse misure.

Le politiche federali prevedono un coinvolgimento sempre più ampio della formazione professionale nel campo dell’integrazione dei migranti, di cui la Commissione ha preso atto, rivendicando per il futuro chiarezza di ruoli e certezza di risorse, in un ambito che per sua natura si fonda su competenze e fonti di finanziamento differenziate e spesso frammentate tra diversi settori dell’amministrazione. La Commissione ha espresso una valutazione positiva sul lavoro svolto dalle scuole e istituzioni formative, e soprattutto sul programma di pre-apprendistati di integrazione, che vedrà la Divisione formazione professionale (DFP) in prima fila nella promozione e nel coordinamento delle attività, con l’obiettivo di raggiungere 150 giovani adulti migranti nel quadriennio 2018/2021.

Il programma di sviluppo lanciato dalla Confederazione, nato dall’esigenza di migliorare le chance di integrazione valorizzando i progetti pilota avviati in questo campo dal 2015, ha la finalità di agevolare l'inserimento dei migranti nelle strutture ordinarie della formazione (apprendistati) in modo da permettere loro di acquisire una qualifica, agendo su 4 aree di competenza:
1. intensificazione e accelerazione della formazione linguistica;
2. sviluppo delle competenze di base necessarie alla formazione;
3. sviluppo di una prima base di conoscenze professionali specifiche al campo di attività prescelto;
4. acquisizione di comportamenti adeguati al contesto sociale e professionale locale.

I progetti di pre-apprendistato intendono famigliarizzare i giovani migranti con modalità di apprendimento proprie della formazione duale, prevedono da subito il collocamento in impresa. Il ruolo delle imprese e delle organizzazioni del mondo del lavoro nei 5 settori di intervento (agricoltura, meccanica di produzione, logistica, ristorazione e professioni ausiliarie del socio-sanitario) sarà determinante.

La Commissione, apprezzando l’iniziativa, ha rilevato come la sua realizzazione renda indispensabile una forte cooperazione tra istituzioni, dovendo essere gli interventi della formazione professionale coordinati con quelli del Dipartimento della Sanità e della Socialità (DSS, responsabile del settore dell’asilo) e del Dipartimento delle Istituzioni (DI, Servizio Integrazione degli Stranieri). Tale collaborazione deve trovare la sua sede ideale di sviluppo nel Programma di integrazione cantonale, attualmente all’esame del Consiglio di Stato. Fondamentale è a giudizio della Commissione la costituzione di un unico punto di riferimento per i diversi attori coinvolti, che assicuri il coordinamento e le sinergie tra le diverse misure. La Commissione appoggia dunque la proposta della Divisione della Formazione Professionale, che ipotizza la costituzione al suo interno di un servizio a carattere interdipartimentale, capace di coordinare gli interventi formativi nel settore dell’integrazione, di realizzare l’analisi delle potenzialità dei partecipanti, in modo da accompagnarli nei processi di integrazione e di essere interlocutore unico e competente per le scuole e soprattutto per le organizzazioni del mondo del lavoro e per le imprese, chiamate a recitare un ruolo chiave.

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