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CANTONE / SVIZZERAI meme di McDonald’s che i ticinesi non capiscono

09.06.17 - 19:51
Per la sua nuova campagna marketing il colosso ha scelto di lanciarsi nella moda nata sul web, ma sui social gli utenti commentano: «Non sono capaci a realizzarli»
I meme di McDonald’s che i ticinesi non capiscono
Per la sua nuova campagna marketing il colosso ha scelto di lanciarsi nella moda nata sul web, ma sui social gli utenti commentano: «Non sono capaci a realizzarli»

BELLINZONA - I cartelloni pubblicitari sono ancora molto utilizzati, in quanto colpiscono sia i pedoni che gli automobilisti che percorrono le strade. In Ticino in questo momento spicca la nuova campagna marketing di McDonald’s. Il colosso del fast food ha deciso di affidarsi ai "meme" per proporre offerte e prodotti dei suoi negozi in Svizzera, portando sulla carta un meccanismo creato appositamente per il web.

Il meme consiste nell’abbinare un’immagine a una frase divertente. Molto popolare sui social è ad esempio l’immagine di Willy Wonka (interpretato da Gene Wilder) che sfrutta l’espressione canzonatoria del personaggio per prendere in giro persone e opinioni. 

I ticinesi sembrano però non apprezzare l’ironia dei meme realizzati dai pubblicitari di McDonald’s, che pare non siano molto immediati. In un cartellone appare un poliziotto con sguardo turbato e la scritta «Quando ti dicono che 4 McNuggets costano solo 2.90». Qualcuno suppone che il messaggio sia “hanno un prezzo così basso da essere illegali” o meglio “un prezzo così basso da sembrare un furto”. Sui gruppi presenti sui social network si cerca di interpretare il messaggio e c'è anche chi propone un'idea propria di "meme" - che è facilmente realizzabile in vari siti - con la pubblicità di McDonald's. 

L’idea, comunque, potrà anche non essere apprezzata per come è stata realizzata, ma a livello di marketing ha funzionato: «magari i meme non sono fatti bene, ma l’importante è che se ne parli». 

Il memevertising - Sempre più brand si sono accorti del potenziale virale dei "meme" e hanno cominciato a utilizzarli per le loro campagne di marketing. Tanto che è già nato il termine “memevertising”. 

Anche Gucci si è affidata ai "meme" per la pubblicità, ma utilizzando l’arte. Il direttore creativo ha lanciato un progetto di collaborazione digitale chiamato #TFWGucci, cioè “That feel when”, letteralmente “la sensazione che si prova quando”. Artisti da ogni parte del mondo sono stati invitati a creare dei "meme" con gli orologi delle varie collezioni dell’azienda come protagonisti, con l'obiettivo di ridefinire il concetto di lusso contemporaneo, dando spazio anche ad artisti più o meno emergenti.

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