Mille giorni di Acquaparco. Il proprietario Rocco Cattaneo pronto a nuovi investimenti: «L'hotel per le terme? Ce lo facciamo da soli»
RIVERA - Mille giorni di Splash and Spa. L’Acquaparco di Rivera (Monteceneri) oggi, 15 giugno, compie tre anni. Un traguardo importante per una struttura che avrebbe dovuto rilanciare in maniera decisa il turismo ticinese. Avrebbe, appunto. Perché finora l’impatto su un settore in crisi nera non è stato determinante. Per il proprietario Rocco Cattaneo il bicchiere è comunque mezzo pieno. «Acquaparco e Monte Tamaro – spiega –, che assieme formano il Tamaro Park, totalizzano 300.000 visitatori all’anno. Il 40% dei nostri clienti è ticinese, il resto viene dalla Svizzera interna e dal nord Italia. Possiamo essere contenti. Anche se…»
…Anche se?
Solo il 10% dei nostri clienti soggiorna negli alberghi. Significa che la maggior parte della gente che viene da noi è legata al turismo di giornata.
Un po’ poco. Anche perché lei, agli inizi, si augurava un grande coinvolgimento da parte degli albergatori della regione…
Qualcuno si è mosso. Ma le cifre parlano chiaro. Peccato. Per fortuna che ora entreremo nella terza fase del nostro percorso. E metteremo in cantiere il nostro albergo.
Come se lo immagina?
Un tre stelle superiore, con un centinaio di stanze, adatto alla famiglia. Così la gente potrà pensare di trascorrere più giorni da noi, visitando il Monte Tamaro e l’Acquaparco in assoluta comodità. Entro dieci anni lo realizzeremo.
Quattro anni fa ha creato un’area camper ai piedi del Tamaro. Come sta andando?
Direi bene. Ci sono 80 posti per camper. E il grado di occupazione è alto.
Finora lei ha investito nel Tamaro Park 150 milioni di franchi. Tanti…
Nessuno in Ticino ha mai speso così tanto per il turismo. Io continuerò a farlo. Ci sono ancora parecchi progetti da concretizzare. Ad esempio spenderemo tra i 10 e i 15 milioni per il nuovo impianto della teleferica. Quello vecchio ha quasi 50 anni. Bisogna modernizzare.
I suoi sono progetti ambiziosi. Non si sente un po’ solo?
Anche altri dovrebbero darsi una mossa. Il Ticino è ancora troppo legato al turismo stagionale. Non ha più senso pensarla così. Ci sono attrazioni come l’Acquaparco, il LAC e il Fox Town che possono richiamare turisti per 12 mesi all’anno. Non si fa abbastanza per promuovere queste strutture. In Ticino si può fare turismo per 365 giorni all’anno.
Cosa si aspetta dal nuovo tunnel di AlpTransit?
Un’impennata di ospiti per quanto riguarda il turismo “mordi e fuggi”. Anche per questo nelle ultime settimane abbiamo incrementato la promozione del Tamaro Park oltre San Gottardo.
Secondo lei il Tamaro Park si è fatto sufficientemente conoscere in questi anni al di fuori dei confini ticinesi?
Possiamo ancora migliorare. Sono ottimista. Molti, secondo me, associano l’Acquaparco agli scivoli e al divertimento. Non sanno ancora che abbiamo una SPA di assoluta qualità. E poi bisogna fare capire alla gente che la nostra posizione è strategica. Certo, non siamo al bordo del lago. Ma siamo facilmente raggiungibili sia dai mezzi pubblici sia da quelli privati. Siamo centralissimi. Penso che la realizzazione del nostro albergo ci darà una grossa mano in questo.