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CANTONE«Non toccate i cuccioli di capriolo»

25.05.16 - 22:02
E' l'appello della Spab: «Toccare un cucciolo di ungulato significa mandarlo incontro a morte certa»
Foto Spab
«Non toccate i cuccioli di capriolo»
E' l'appello della Spab: «Toccare un cucciolo di ungulato significa mandarlo incontro a morte certa»

BELLINZONA - «Non toccare i cuccioli di capriolo». E' questo l'appello lanciato in questa vigilia di Corpus Domini dalla Spab, la Società protezionie animali di Bellinzona che, in queste settimane «è tempestata da chiamate di persone che, passeggiando per i boschi, si imbattono nei cuccioli di cervo e capriolo e, inteneriti dalle creature spesso sole, le raccolgono tenendole in braccio, ignare del grande e pericoloso errore che commettono».

«Infatti - mette in guardia la Spab - toccare un cucciolo di ungulato significa mandarlo incontro a morte certa: se la mamma sente l’odore umano abbandona immediatamente e definitivamente il cucciolo».

Se il contatto umano c'è stato vi è un «unica speranza per poterli salvare», ossia «strofinare su di loro con dei guanti pieni di terra, dell’erba secca, delle foglie e della terra, con la speranza di eliminare il più possibile l’odore umano». «Tuttavia - precisa la Società bellinzonese - non vi è nessuna garanzia che la madre si avvicini ancora al suo cucciolo».

Vista la delicatezza della specie e la difficoltà di crescere i cuccioli per mano umana, la Spab raccomanda di «lasciarli stare, mantenere debita distanza e allertare la Protezione animali Bellinzona che fornirà le istruzioni del caso nella situazione in cui possa essere dubitata la sopravvivenza dell’animale». «Il miglior aiuto che si può offrire loro è lasciarli stare».

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