Cerca e trova immobili
CANTONE / SVIZZERA

"John Cosar non deve andare in galera!"

Su Facebook nasce un gruppo che chiede "libertà e solidarietà" per il ticinese andato in Siria per combattere a fianco delle forze cristiane
"John Cosar non deve andare in galera!"
Su Facebook nasce un gruppo che chiede "libertà e solidarietà" per il ticinese andato in Siria per combattere a fianco delle forze cristiane
LUGANO - Ha raccolto oltre 1000 adesioni il gruppo Facebook "Freiheit und Solidarität für Johan Cosar (Libertà e Solidarietà per John Cosar)" a sostegno del ticinese andato in Siria per combattere a fianco delle forze cristian...

LUGANO - Ha raccolto oltre 1000 adesioni il gruppo Facebook "Freiheit und Solidarität für Johan Cosar (Libertà e Solidarietà per John Cosar)" a sostegno del ticinese andato in Siria per combattere a fianco delle forze cristiane, fermare l'Isis, e che ora rischia tre anni di detenzione per avere servito un esercito straniero.

"In Siria - afferma la pagina Facebook -, Johan Cosar ha combattuto per proteggere la minoranza cristiana dalla morte, la tirannia e schiavitù... Contro lo Stato Islamico. Per questo Johan Cosar è stato arrestato in Svizzera. Per noi questo è un errore, vogliamo mostrarci solidali con lui. Cosar non deve andare in galera!", recita in sintesi uno dei commenti lasciati sul social dagli amministratori della pagina.

Quello del ticinese, insomma, viene visto come un atto di coraggio, che va appoggiato: "I cristiani in Medio Oriente stanno lottando per sopravvivere e hanno bisogno da noi di sostegno morale. Quest'uomo non merita d'essere punito".

"Uno scherzo il fatto che la Svizzera voglia portare i suoi aerei per immischiarsi nelle faccende africane - si legge in un altro commento -, mentre al contrario è un problema se uno svizzero, che appartiene all'esercito svizzero, vuole andare a difendere dalla morte e dalla persecuzione i cristiani in Siria".

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE