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TICINOSesto assegno di Tamborini Vini per l'acqua potabile in Madagascar

31.05.10 - 08:40
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Sesto assegno di Tamborini Vini per l'acqua potabile in Madagascar

CASTELROTTO - L’impegno della ditta vinicola Tamborini di Lamone con la Fondazione Suisse Madagascar presieduta da Mascia Cantoni va avanti dal 2003, anno del via della rinata Tenuta Vallombrosa di Castelrotto. Per segnare l’avvenimento del rilancio dell’importante realtà vitivinicola malcantonese l’intraprendente proprietario Claudio Tamborini decise di destinare un vino della sua tenuta quale volano per la raccolta di fondi da destinare ad un lodevole progetto su una piccola isola del Madagascar: fornire i mezzi finanziari per la costruzione di acquedotti.

Detto fatto si impegnò a proporre tutti gli anni una partita di vino Vallombrosa da destinare allo scopo: bella etichetta disegnata da Mascia Cantoni ad impreziosire una bottiglia dal contenuto di livello superiore ed un canale di vendita privilegiato trovato con i grandi magazzini Manor. La rinuncia della fetta di guadagno sia da parte della ditta Tamborini sia della Manor hanno fatto il resto e finora hanno permesso di destinare la bella somma di ben oltre 80 mila franchi. Il sesto esercizio, concluso a fine 2009, ha messo a disposizione 13'638 franchi, risultato della vendita di 2'273 bottiglie che hanno fruttato il netto di fr. 6.- ciascuna.

La consegna dell’assegno è avvenuto nella Tenuta Vallombrosa-Tamborini a Castelrotto, nel Malcantone, dove sia il produttore sia Mascia Cantoni si sono detti riconoscenti soprattutto ai clienti del vino, che con il loro acquisto favoriscono il nobile intento.
Finora nell’isola malgascia di Nosy Be sono stati costruiti 16 acquedotti facenti parte di due distinti progetti, il primo terminato nel 2007 con la costruzione del primo lotto di 11 strutture. La seconda fase prevede l’approntamento di altri dieci acquedotti che verranno terminati nel 2011, con un anno di ritardo per le difficoltà sorte sul luogo soprattutto per il maltempo che ha distrutto numerose piste necessarie per raggiungere i villaggi più discosti sia per il notevole aumento del costo di cemento e ferro necessari per la costruzione. La diciassettesima struttura, in fase di costruzione a Andrianankonko, nel nord-ovest dell’isola, verrà pronta nei prossimi mesi e darà acqua potabile ad un altro migliaio di persone, che vanno ad aggiungersi agli oltre 13 mila felici isolani che finora sono stati toccati dal lodevole progetto ticinese. E che ora beneficiano di condizioni sanitarie nettamente migliorate, palesemente misurabili con la notevole diminuzione della mortalità infantile.

Sul posto i lavori sono svolti sotto il controllo dell’ingegner Fiorenzo Melera. Oltre che nel progetto “Acqua potabile per tutti” la Fondation Suisse Madagascar è impegnata sull’isola soprattutto in attività umanitarie con interventi nel settore sanitario, in quello sociale-educativo e nella conservazione dell’ambiente.

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