TICINOSarà un mercoledì di sciopero quello degli studenti

BELLINZONA - "Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) prende atto sia della mancanza da parte del governo di un'apertura al dialogo con gli studenti sia dell'assenza di segnali politici secondo cui i previsti tagli all'educazione pubblica e alla cultura possano essere ritirati", debutta così il comunicato stampa inviato pochi istanti fa alle redazioni dei media ticinesi da parte del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA). Come preannunciato da parte del sindacato il prossimo 15 ottobre è stata confermata la giornata di agitazione e lo sciopero studentesco per protestare contro i tagli alla scuola dopo anni di salassi in questo settore. "Le promesse di Gendotti -afferma il SISA- di non operare ulteriori misure di risparmio nel settore formativo perché 'si è raschiato il fondo del barile' (era il novembre 2004, data dell'ultimo sciopero studentesco) sono state del tutto disattese: siamo stati presi in giro e a queste condizioni non intendiamo chinare il mento".

"Abbiamo constatato un aumento delle minacce e dei ricatti sui lavori scritti da parte di alcuni insegnangi anti-democratici agli studenti per evitare che partecipasseto allo sciopero" affermano i rappresentati del sindacato parlando dei giorni di preparazione e di volantinaggio volti ad informare i compagni di scuola. "In alcuni casi la direzione ha ostacolato la convocazione di assemblee studentesche -continua la nota stampa-. Ci aspettiamo che il DECS a breve minaccerà pure gli studenti con la questione delle 'assenze' che ricordiamo non possono essere considerate arbitrarie"