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CAGIALLo - Non si placano le polemiche e lo sdegno attorno alla "fattoria della vergogna". Dopo la decisione di sporgere denuncia da parte della Società Protezione Animale di Bellinzona, oggi prende posizione anche il Centro di Documentazione Animalista di Lugano, il quale - in un comunicato stampa - critica il fatto che in Ticino le associazioni animaliste hanno le mani legate e posso in realtà fare poco: "In Ticino le associazioni animaliste di fatto non hanno nessun potere di intervento tranne quello di promuovere proteste o effettuare segnalazioni incrociando le dita e sperando che il veterinario cantonale intervenga. Ed è bene che questo la gente lo sappia. Ci sono Cantoni in Svizzera dove le associazioni animaliste possono agire in maniera molto più incisiva e dove i colpevoli di crimini come quello del lager di Ligornetto (1600 firme di protesta ignorate), delle mucche di Stabio (il proprietario continua ad allevare animali!) o dell’inferno di Cagiallo vengono puniti con decisione. E che dire ancora del gravissimo scandalo dei poveri maremmani di Osogna? Si potrebbe continuare a lungo".
Il Centro di Documentazione Animalista dice basta a una situazione che si sta verificando troppo spesso presso le nostre latitudini: "Non passa settimana senza che presso qualche allevatore, contadino o privato cittadino si verifichino casi di maltrattamento o addirittura vere e proprie torture di animali. Spesso la realtà dei “nostri” allevatori viene elogiata a modello di rispetto per gli animali ma siamo stanchi di sentirci ripetere che queste gravi situazioni di estrema illegalità e violenza rappresentano solo delle rare eccezioni, perchè così non è".
