Il piano di Cassis per il cessate il fuoco in Ucraina

Il consigliere federale intende coinvolgere l'OSCE. Dal 1° gennaio, la Svizzera assumerà la presidenza per un anno.
BERNA - Il consigliere federale Ignazio Cassis vuole approfittare della presidenza svizzera dell'OSCE nel 2026 affinché l'istituzione sia pronta a un eventuale cessate il fuoco in Ucraina. Lo ha affermato in un'intervista pubblicata oggi dal SonntagsBlick.
Berna ha fissato tre priorità: consolidare l'OSCE quale piattaforma per lo scambio di politiche di sicurezza, trovare una soluzione alla questione del bilancio in stallo e prepararsi a un eventuale intervento dopo il cessate il fuoco.
L'OSCE può inviare osservatori a breve termine, monitorare una linea di cessate il fuoco e controllare le elezioni, ma il fronte è attualmente lungo 1300 chilometri: per osservarlo tutto, l'OSCE da sola è troppo piccola.
Ci vorrebbe un grande impegno da parte degli Stati partecipanti, ha rilevato Cassis. Dal canto loro, gli Stati Uniti, il maggior contribuente, criticano l'organizzazione, come altre istituzioni multilaterali, e premono per tagli al bilancio.
L'OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) riunisce 57 Stati europei e del Nord America. Tutte le decisioni devono essere prese per consenso, con il diritto di veto di ciascun membro. La Finlandia detiene la presidenza dell'organizzazione fino alla fine dell'anno. Dal 1° gennaio, la Svizzera assumerà l'incarico per un anno. L'OSCE è attualmente in fase di stallo per quanto riguarda l'adozione di un bilancio e la determinazione della presidenza per il 2027.



