Svizzeri all'estero: "sì" all'identità elettronica

L'organismo, che rappresenta oltre 826'000 cittadini elvetici residenti fuori dai confini nazionali, si è espresso sul tema in votazione il prossimo 28 settembre.
BERNA - Il Consiglio degli Svizzeri all'estero, riunitosi oggi a Berna, ha approvato una risoluzione a favore della nuova legge sull'identità elettronica (Id-e), in votazione il prossimo 28 settembre.
L'organismo, che rappresenta oltre 826'000 cittadini elvetici residenti fuori dai confini nazionali, sottolinea come l'Id-e sia fondamentale per semplificare l'accesso ai servizi amministrativi, spesso ostacolato da distanza geografica, fusi orari e burocrazia.
Secondo il Consiglio, la creazione di un'identità digitale statale è un passo chiave per sviluppare l'e-government e aprire la strada a nuove forme di partecipazione politica, come il voto elettronico e la raccolta online di firme per iniziative e referendum. Tali strumenti permetterebbero agli espatriati di esercitare i propri diritti politici in maniera più semplice, sicura e moderna.
Alla prima seduta della nuova legislatura hanno preso parte oltre cento delegati provenienti da tutto il mondo, accolti dalla presidente del Consiglio nazionale Maja Riniker. Dei 120 membri del Consiglio, 71 sono di nuova nomina.




Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!