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ZURIGOÈ ticinese il miglior Merlot

19.04.07 - 22:17
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È ticinese il miglior Merlot
da Luigi Bosia
 
ZURIGO - Si è svolto presso il ristorante Ti-Fondata Stapferstube un evento unico nel suo genere, che ha messo in luce ancora una volta la grandezza e qualità dei vini ticinesi.
“Ticino con(tro) tutti”, questo il titolo dell’eccezionale avvenimento, ha riunito a Zurigo i migliori merlot al mondo, in una degustazione alla cieca alla presenza di una giuria di esperti - sommelier, enologi e giornalisti - e di una sessantina di addetti ai lavori e rappresentanti della stampa internazionale.
 
Grandissimo risultato per i vini ticinesi: in testa alla classifica, con 18.5 punti su 20, il Merlot Platinum di Guido Brivio 2003.

 

L’obiettivo dell’evento, come spiega Massimiliano Mariotta, patron dell’iniziativa e gerente del ristorante zurighese, “non è provare che i merlot del Ticino siano i migliori del mondo, ma dare la prova che possono competere con i migliori merlot del mondo!”.

 
L'amico Alberto Rota mi informa che, il primo posto del Merlot Platinum di Guido Brivio 2003 (prezzo in enoteca Chf 95.00) certifica ancora una volta l’eccelsa qualità di questo vino ticinese, prodotto unicamente quando le condizioni dell’uva sono ottimali.
 

Ma vediamo nel dettaglio il responso della giuria fra i 14 grandi merlot esaminati provenienti, oltre che dal Ticino, dalla Francia, dall’Italia e dalla California.

 
Secondo classificato il toscano Masseto del 2002 di Tenuta dell’Ornellaia (18.33/20, Chf 220.00). Terzo classificato il Ch. L’Angélus Grand cru classé del 2003 (17.25/20, Chf 235.00). 
Ancora due merlot affiancati al quarto posto, il Trentasei di Gialdi del 2003 e il Vinattieri di Vinattieri Ticinesi del 1998.
Sesto posto per il Merlot Reserve, Merryvale Vineyards del 2002, vino californiano che ha totalizzato 16.66/20, in vendita in enoteca a Chf 55.00.
Settimo il toscano L’Apparita Merlot, Castello di Ama del 1998.
Ottavo Castello Luigi di Luigi Zanini del 2002  e nono, un altro ticinese, il Balin del 2003 della Cantina Kopp von der Crone Visini.
Al decimo posto, ex equo, il siciliano Merlot IGT Planeta del 2004 e il ticinese Carato Riserva del 2003 di Angelo Delea.
Al dodicesimo il famoso Château Pétrus del 2002 (15.53/20, il più caro della lista a Chf 1'350.00 in enoteca), pregiato merlot bordolese che dà sicuramente il meglio di sé invecchiando. In effetti è un vino da acquistare e dimenticare in cantina per almeno dieci anni... (NdR) 
Tredicesimo si è classificato un altro bordolese, il Château La Conseillante (Pomerol) del 2003 (15.33/20, Chf 100.00).  Quattordicesimo il ticinese Aura del 2004, di Joe Pfister (15.16/20, prezzo in enoteca Chf 65.00.
 
È importante segnalare, aggiunge Rota, e lo dimostrano anche i risultati di questa degustazione, quanto il Ticino vitivinicolo, completamente trasformato negli ultimi vent’anni, sia sempre più attento alla ricerca della qualità. Grazie al costante lavoro di viticoltori e commercianti di vino e all’avvento di nuove tecniche in cantina (elevaggio in barrique di rovere, diradamento della uve, ecc. ) si è portato la qualità del Merlot del Ticino a livelli internazionali. Motivo in più per ripetere l’iniziativa “Ticino con(tro) tutti” anche l’anno prossimo!

Nella foto il vincitore Guido Brivio con il patron Massimiliano Mariotta 

 
La scheda

Platinum “Ticino DOC Merlot” 2003

 
Zona di produzione      Sottoceneri

Vinificazione                Le uve, raccolte a maturazione ottimale, sono state messe ad appassire nelle cassette in appositi locali termoventilati. La vinificazione classica è avvenuta con la pigiatura delle uve a fine ottobre, la fermentazione alcolica in vasche d’acciaio inox termocondizionate. Il vino è poi stato posto in barrique francesi nuove per un periodo di 20 mesi. I frequenti travasi hanno permesso un imbottigliamento senza chiarifica, stabilizzazione fisica e filtrazione; ciò può provocare un eventuale leggero deposito nella bottiglia.

Abbinamento               Si consiglia di abbinarlo a piatti di carne rossa e selvaggina, come pure su formaggi a pasta dura. La sua complessità lo caratterizza anche come vino da meditazione.

Temp.di servizio           18 gradi C

                       

Il patron della manifestazione:

 

Massimiliano Mariotta gestisce dal 2006 con la moglie Cristina il Ti-Fondata Stapferstube a Zurigo, lo storico ristorante in Culmannstrasse 45. Autentico ambasciatore dei prodotti tipici ticinesi, Massimiliano Mariotta ha quale motto “il portare l’eccellenza dei variatissimi prodotti ticinesi e presentarla nei migliori dei modi”. Dai formaggi tipici delle valli alle farine nostrane, dal riso coltivato sul delta della Maggia all’olio d’oliva proveniente dalle sponde del lago Ceresio, dall’aceto balsamico da uve americane alle oltre 200 etichette “made in Ticino”. Prodotti tipici da non dimenticare, acquistabili nell’enoteca-negozio del ristorante, gestito con grande passione da questo intraprendente chef che propone specialità e vini del Cantone Ticino (www.restauranti.ch  )

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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