Gli effetti della pandemia pesano su Richemont: in picchiata le vendite tra aprile e giugno

L'azienda numero due al mondo nei beni di lusso non ha avanzato previsioni per il resto dell'esercizio 2020/21
L'azienda numero due al mondo nei beni di lusso non ha avanzato previsioni per il resto dell'esercizio 2020/21
GINEVRA - Le vendite del colosso del lusso Richemont hanno subito un tracollo nel primo trimestre dell'esercizio 2020/21: -47% tra aprile e giugno a 1,99 miliardi di euro.
Una nota odierna del gruppo spiega questo risultato con gli effetti della pandemia di coronavirus sulla sue attività. I ricavi sono in calo in tutte le regioni, in tutte le filiali e in tutte le catene di distribuzione.
La regione dell'Asia-Pacifico è stata quella che ha resistito meglio con una diminuzione dei ricavi di "solo" il 29% su un anno a 1,01 miliardi, dovuto principalmente alla ripresa in Cina, che ha registrato un aumento del 47% nell'ultimo trimestre.
Il Giappone e la regione delle Americhe sono state le due regioni più colpite, con una flessione delle vendite rispettivamente del 62% e del 60% a tassi di cambio costanti.
L'azienda numero due al mondo nel settore dei beni di lusso non ha avanzato previsioni per il resto dell'esercizio.





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