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SVIZZERA

Presunta fuga di notizie, denuncia contro Keller-Sutter

La presidente della Confederazione e il suo team sono accusati di violazione del segreto d’ufficio in relazione alle informazioni trapelate dopo la telefonata con Trump.
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Presunta fuga di notizie, denuncia contro Keller-Sutter
La presidente della Confederazione e il suo team sono accusati di violazione del segreto d’ufficio in relazione alle informazioni trapelate dopo la telefonata con Trump.

BERNA - La Procura federale sta esaminando una denuncia presentata contro la consigliera federale Karin Keller-Sutter e il suo team. Il motivo: presunte indiscrezioni successive all'ormai nota telefonata con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. A riportarlo è oggi il SonntagsBlick.

Per la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter (61 anni), il periodo non è dei migliori. Prima ha avuto difficoltà nella gestione della telefonata con Trump (79), poi la Svizzera si è vista imporre da Washington dazi punitivi del 39%, e ora la FINMA ha anche perso una causa davanti al Tribunale amministrativo federale di San Gallo. La vicenda riguardava il procedimento intentato da creditori di obbligazioni AT1 della Credit Suisse.

A questa situazione si aggiunge ora un nuovo problema: il procuratore generale Stefan Blättler (66), sta valutando una denuncia anonima contro Keller-Sutter e alcuni suoi collaboratori, con l’accusa di violazione del segreto d’ufficio in relazione alle informazioni trapelate dopo la telefonata con Trump.

«Posso confermare che nel settembre 2025 è stata ricevuta una denuncia penale per violazione del segreto d’ufficio. Come di consueto, la denuncia è oggetto di verifica. Al momento non possiamo fornire ulteriori informazioni», ha dichiarato un portavoce della Procura federale.

Viene però specificato come la ricezione di una denuncia non equivalga automaticamente all’apertura formale di un’inchiesta penale. Oltre alla presidente della Confederazione, sono stati denunciati anche il suo capo della comunicazione, Pascal Hollenstein, e due collaboratori personali, René Lenzin e Heidi Gmür. Per tutti vale la presunzione d’innocenza.

Subito dopo la telefonata con Trump, diversi media – tra cui anche il SonntagsBlick – avevano pubblicato dettagli interni sull’accaduto.

«Il resoconto della conversazione con Trump può provenire soltanto dall’entourage della presidente della Confederazione, poiché è lei ad avere il maggiore interesse a far sì che venga reso pubblico», aveva dichiarato la Neue Zürcher Zeitung (NZZ).

Cose risponde Karin Keller-Sutter? Il suo portavoce, Pascal Hollenstein, preferisce non rilasciare nessuna dichiarazione: «Il Dipartimento federale delle finanze non commenta una denuncia penale anonima, per di più inviata in copia anche ai media».

Secondo alcune ipotesi, potrebbe trattarsi di un’iniziativa proveniente da ambienti dell’estrema destra: una copia della denuncia sarebbe infatti stata inoltrata al settimanale Weltwoche, noto per le critiche rivolte a Keller-Sutter riguardo alla sua gestione del caso Trump.

Tuttavia, è improbabile che la denuncia produca conseguenze concrete: negli ultimi anni la Procura federale ha ricevuto numerose denunce per presunte violazioni del segreto d’ufficio, ma tutti i procedimenti sono stati archiviati.

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