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SVIZZERA

Fuga di super ricchi per paura della tassa di successione

I multimilionari preferiscono altri paesi, avvertono i cantoni, gli esperti e un sondaggio. Si temono gravi conseguenze.
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Fonte SonntagsZeitung
Fuga di super ricchi per paura della tassa di successione
I multimilionari preferiscono altri paesi, avvertono i cantoni, gli esperti e un sondaggio. Si temono gravi conseguenze.

ZURIGO - Nel Canton Nidvaldo è emerso un dato allarmante: se tutti i multimilionari che vivono nelle ville con vista sul lago dovessero trasferirsi a causa dell'imposta sulle successioni, il cantone avrebbe un serio problema. Il Consiglio di Stato ha illustrato le possibili conseguenze in risposta a un’interpellanza.

L'iniziativa (riuscita) della Giso (Gioventù Socialista), chiede che le eredità e le donazioni superiori ai 50 milioni di franchi vengano tassate al 50%. Da qui - riporta oggi la SonntagsZeitung - l'atto parlamentare che domandava quanti multimilionari sarebbero interessati dall’iniziativa a Nidvaldo, e cosa succederebbe se lasciassero il cantone per questo motivo.

La risposta del Governo: ci sono 100 super-ricchi regolarmente tassati, con un patrimonio superiore ai 50 milioni di franchi. Di questi, 59 risiedono a Hergiswil, 16 a Stans, il resto in altri cinque comuni. Se tutti se ne andassero, il cantone perderebbe il 60% delle entrate fiscali sulla sostanza e il 13% di quelle sul reddito. Per compensare, sarebbe necessario aumentare le imposte del 29%. Nel comune di Hergiswil, le tasse potrebbero addirittura raddoppiare.

Le conseguenze in caso di fuga, avverte il Consiglio di Stato, sarebbero dunque «gravi». Già sei mesi fa, le autorità nidvaldesi avevano segnalato che alcuni multimilionari avevano lasciato il cantone per paura della nuova tassa di successione.

Ora emerge un nuovo problema: sempre meno ricchi sembrano volersi trasferire in Svizzera. Dati precisi non ce ne sono, ma la Cancelleria di Stato conferma: «Recentemente, quasi nessun super ricco si è trasferito qui». Ciò sarebbe dovuto, almeno in parte, all’"Iniziativa per il Futuro" dei giovani socialisti.

Anche Nathalie Fontanet, responsabile del dipartimento delle finanze del Cantone di Ginevra, osserva la stessa tendenza. Secondo lei, i ricchi stranieri stanno adottando una strategia precauzionale, evitando di trasferirsi in Svizzera a causa della minacciata tassa di successione. L’iniziativa starebbe causando danni economici al paese prima ancora che venga votata, ha fatto notare la stessa Fontanet.

I risultati di un sondaggio pubblicato questa settimana dalla società di consulenza PWC lo confermano. Lo studio ha raccolto le opinioni di 44 consulenti fiscali indipendenti, fiduciari e avvocati.

L'Italia, una destinazione sempre più attraente - I numeri parlano chiaro: l’84% degli esperti ritiene che l’iniziativa sulla tassa di successione stia danneggiando la reputazione della Svizzera al punto da spingere i ricchi stranieri a scegliere altre destinazioni. Il 57% degli intervistati ha dichiarato di avere clienti direttamente interessati da questa problematica.

Molti di questi multimilionari starebbero ripiegando sull'Italia. Secondo il sondaggio di PWC, il Belpaese è l’alternativa più menzionata e attualmente la destinazione preferita dai super-ricchi in Europa. Nella penisola, infatti, esiste un’imposta forfettaria vantaggiosa per gli stranieri benestanti.

Le critiche della Giso - La presidente della Giso, Mirjam Hostetmann, critica duramente il rapporto di PWC: «Questo sondaggio si basa su dati non verificabili e sulle opinioni di 44 membri della lobby dei ricchi». Secondo lei, la formulazione delle domande del sondaggio suggerisce erroneamente che l’iniziativa sia già in vigore, distorcendo la realtà.

Hostetmann accusa la lobby dei ricchi di voler distogliere l’attenzione dal vero problema: il legame tra grandi patrimoni e crisi climatica.

Anche Marius Brülhart, professore di economia all’Università di Losanna, ritiene che l’iniziativa stia già scoraggiando i multimilionari. «È plausibile che abbiano messo in pausa un possibile trasferimento in Svizzera a causa dell’incertezza giuridica generata dall’iniziativa. Alcuni di loro emigrano in risposta a simili cambiamenti fiscali», afferma lo studioso.

Brülhart ha condotto simulazioni per valutare l’impatto di un’eventuale approvazione dell’iniziativa. I suoi calcoli suggeriscono che tra il 49% e il 74% dei multimilionari coinvolti lascerebbe la Svizzera.

Secondo Brülhart, in uno scenario ottimistico, la Svizzera potrebbe guadagnare 0,3 miliardi di franchi grazie alla tassa di successione, ma nel peggiore dei casi potrebbe perdere fino a 0,7 miliardi di entrate fiscali complessive.

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