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LOSANNAIl "Capitole", il più grande cinema della Svizzera si rifà il look

20.09.23 - 14:37
La riapertura, prevista a fine febbraio 2024, lo erigerà a vera e propria casa del cinema e sede pubblica della Cinémathèque suisse
keystone-sda.ch (LAURENT MERLET)
Fonte ATS
Il "Capitole", il più grande cinema della Svizzera si rifà il look
La riapertura, prevista a fine febbraio 2024, lo erigerà a vera e propria casa del cinema e sede pubblica della Cinémathèque suisse

LOSANNA - Il più grande cinema della Svizzera è in piena ristrutturazione. La storica sale del "Capitole", che risale al 1928, tornerà ad accogliere film e spettatori alla fine di febbraio 2024: oltre che vera e propria casa del cinema sarà sede anche della Cinémathèque suisse.

Il Capitole è il più grande cinema elvetico ancora in attività che vanta il primo schermo panoramico della Svizzera (é stato installato nel 1959). Ma si fregerà anche di un altro primato: sarà la sola sala elvetica a proporre la proiezione di pellicole 70mm. Lo hanno riferito oggi in una conferenza stampa, tenutasi sul cantiere, il sindaco della città Grégoire Junod e il direttore della Cineteca svizzera Frédéric Maire, già direttore artistico del Locarno Film Festival dal 2006 al 2009.

Progettato dall'architetto Charles Thévenaz, è stato costruito in un tempo record (5 mesi e mezzo), con 1'077 posti a sedere. Nel 2010 viene riacquistato dalla città di Losanna, che ne confida la gestione alla Cinémathèque suisse, che quest'anno compie 75 anni. Da allora è qui che si svolgono le anteprime e gli eventi più grandi organizzati dall'istituzione.

Casa del cinema in cantiere

«Con il progetto di ristrutturazione ed espansione, iniziato a febbraio 2021, si intende dare una vetrina pubblica e urbana alla Cineteca e far sì che il Capitole diventi una casa del cinema offrendo una grande sala e una più piccola per le proiezioni, un bar e una mediateca».

Il Capitole ampliato, grazie alle due sale, permetterà alla Cinémathèque suisse di aumentare la frequenza delle proiezioni, che attualmente al Casinò di Montbenon sono a quota tre al giorno, ha affermato Maire.

Non potendo costruire in altezza sull'Avenue du Théâtre a Losanna, gli architetti dell'ufficio architecum hanno dovuto ingegnarsi: hanno così scavato sotto la sala storica, che per ragioni di sicurezza passerà dagli 869 posti che aveva nel 2010 a 750, per creare una sala più piccola che disporrà di 150 posti a sedere, ha spiegato l'architetto bernese Marion Zahnd.

La piccola sala sarà equipaggiata per proporre film in 35mm, 16mm e digitali, ha aggiunto il direttore della Cinémathèque suisse.

Valore patrimoniale

«Il luogo in cui si proietta un film è un luogo del patrimonio», ha spiegato Maire, sottolineando che «il Capitole è una sala emblematica». Come lo è ad esempio il Filmpodium di Zurigo, ha proseguito, anch'esso ristrutturato grazie al sostegno della città.

Ed è forse per questo valore patrimoniale - non soltanto per la città di Losanna, che diventa così un fulcro della settima arte, ma per tutta la Svizzera - che è stato possibile ottenere finanziamenti anche dalla Confederazione. Quest'ultima ha infatti per la prima volta partecipato a una ristrutturazione di una sala cinematografica, destinando 1 milione di franchi.

I costi del rinnovo completo, inizialmente previsti a 18 milioni, ammontano a 21,6 milioni, ha spiegato il sindaco, di cui 2 milioni provenienti dal canton Vaud e 5 milioni dalla città di Losanna. La parte restante è frutto di donazioni di privati, ha spiegato la vice-presidente della Fondation Capitole, creata nel 2019 per occuparsi della raccolta fondi nonché del sostegno finanziario del progetto. E non da ultimo gestire lo stesso cinema, una volta completati i lavori, affittandolo alla Cinémathèque suisse.

Dagli anni '20 al 2023

La visita del cantiere, guidata dall'architetto Marion Zahnd, è un vero e proprio viaggio nel tempo: dagli anni '20 al 2023, passando per gli anni '50. Infatti, nel corso degli anni, il Capitole ha subito soltanto alcune trasformazioni architettoniche, in particolare quella del 1959.

Costruito per rispondere alle necessità dei film muti, con tanto di fossa per i musicisti, ha spiegato Zahnd, negli anni '50 le cose sono cambiate con l'installazione di uno schermo panoramico e la rimozione della fossa per i musicisti nonché un rivestimento più assorbente per la sala.

La ristrutturazione attuale prevede un nuovo schermo e superfici assorbenti. Un tocco degli anni '20 rimane nella facciata esterna con l'insegna luminosa "Capitole" e «un sistema di lettere per segnalare gli eventi speciali», ha affermato Maire, come appunto nei cinema di un tempo.

I sedili d'epoca, venduti nel 2020, verranno anch'essi rimpiazzati, mentre la moquette della grande sala ritroverà il suo colore d'origine: il blu che si riflette nel soffitto color azzurro cielo, tuttora esistente.

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