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SVIZZERAAnnegamenti, già venti morti dall'inizio dell'anno

12.07.23 - 15:18
Lo riferisce la Società svizzera di salvataggio (SSS), organizzazione che fa parte della Croce Rossa.
Foto Deposit
Annegamenti, già venti morti dall'inizio dell'anno
Lo riferisce la Società svizzera di salvataggio (SSS), organizzazione che fa parte della Croce Rossa.

LUCERNA - L'estate è esplosa e le alte temperature portano migliaia di bagnanti ad affollare lidi e spiagge libere e a cercare refrigerio in un bel tuffo in acqua. Purtroppo si registrano anche degli annegamenti: la Società svizzera di salvataggio (SSS) - organizzazione che fa parte della Croce Rossa - segnala che dall'inizio dell'anno sono state già 20 le morti verificatesi in acqua. 

In alcuni di questi incidenti acquatici sono rimasti coinvolti anche dei bambini. «Nel fine settimana del 17 - 18 giugno, i nostri soccorritori hanno dovuto occuparsi, sia in stabilimenti balneari sia in acque libere, di quattro bambini ricoverandone alcuni in condizioni critiche. Purtroppo, uno di loro è deceduto successivamente» fanno sapere da SSS.

Per l'organizzazione di salvataggio della Croce Rossa, seguendo alcune regole è possibile è possibile evitare la maggior parte degli incidenti acquatici e degli annegamenti e godersi così il divertimento in acqua senza tragiche conseguenze. 

«Non distrarsi e tenere sempre i bambini per mano» - I recenti episodi che hanno visto coinvolti dei bambini «dimostrano ancora una volta l'importanza di tenerli sotto controllo sia negli stabilimenti balneari sia nelle acque libere. Vicino all’acqua - consigliano i soccorritori di SSS - i bambini devono essere sempre accompagnati e i più piccoli vanno tenuti per mano. È importante che chi gli sorveglia non sia distratto da telefoni cellulari, libri, conversazioni o altro».

Maggiore prudenza in acque libere: il 90% degli incidenti si verifica lì - La Svizzera, con i suoi idilliaci paesaggi lacustri e fluviali, è perfetta per rilassarsi nella natura e rinfrescarsi con un bel tuffo. «Tuttavia, è necessario prestare attenzione soprattutto quando si fa il bagno in acque libere: circa il 90% di tutti gli incidenti in acqua con esito letale si è verificato lì». E ricordano di «non avventurarsi mai da soli in acque libere e bisogna sempre dotarsi di un aiuto al galleggiamento, come una boa di salvataggio, una dry-bag o simili».

Inoltre, per gli esperti di SSS, «soltanto nuotatori bravi e allenati dovrebbero nuotare per lunghe distanze in laghi e fiumi. Il giubbotto di salvataggio può essere un salvavita, soprattutto nel fiume. Questo vale anche per i capitani dei gommoni: ai quali consigliamo non solo di avere con sé il giubbotto di salvataggio, come prescritto, ma anche di indossarlo, soprattutto nei punti più delicati».

 

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COMMENTI
 

Dex 9 mesi fa su tio
Chiudiamo tutto. Restate a casa 🤔

Hammer 9 mesi fa su tio
Selberschuld!!!
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