Cerca e trova immobili
Berna

Grandi o piccole, «imprese paghino il canone».

Il Consiglio degli Stati respinge al mittente (con 27 voti contro 14) un'iniziativa parlamentare di esonero.
Foto TiPress
Fonte ATS
Grandi o piccole, «imprese paghino il canone».
Il Consiglio degli Stati respinge al mittente (con 27 voti contro 14) un'iniziativa parlamentare di esonero.
BERNA - Tutte le imprese, grandi o piccole, devono continuare a pagare il canone radiotelevisivo in base al fatturato. Ne è convinto il Consiglio degli Stati che ha respinto (27 voti a 14 e 4 astensioni) un'iniziativa parlamentare di Fabio Reg...

BERNA - Tutte le imprese, grandi o piccole, devono continuare a pagare il canone radiotelevisivo in base al fatturato. Ne è convinto il Consiglio degli Stati che ha respinto (27 voti a 14 e 4 astensioni) un'iniziativa parlamentare di Fabio Regazzi (Centro/TI) volta a esentare le piccole e medie imprese (PMI) da questo balzello. Il dossier è archiviato.

Secondo la maggioranza del plenum, il legislatore si è già pronunciato a più riprese a favore dell'attuale sistema. Inoltre, in caso di attuazione dell'iniziativa, i proventi del canone mancanti dovrebbero essere coperti dalle famiglie.

Stando al consigliere nazionale ticinese, tra l'altro presidente dell'Unione svizzera delle arti e mestieri, il canone in funzione del giro d'affari è invece fonte di gravi difficoltà per le piccole società che pur facendo registrare un elevato fatturato, hanno in realtà esigui margini di utile.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE