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Unia accusa il Black Friday

Influisce negativamente su stipendi e condizioni di impiego. Il sindacato punta il dito contro il commercio online
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Fonte ATS
Unia accusa il Black Friday
Influisce negativamente su stipendi e condizioni di impiego. Il sindacato punta il dito contro il commercio online
BERNA - No a una guerra dei prezzi combattuta sulle spalle dei lavoratori, che devono sobbarcarsi stress, lunghe giornate d'attività e pressione sui salari: è l'altolà lanciato oggi da Unia in occasione del Black Friday, la giorn...

BERNA - No a una guerra dei prezzi combattuta sulle spalle dei lavoratori, che devono sobbarcarsi stress, lunghe giornate d'attività e pressione sui salari: è l'altolà lanciato oggi da Unia in occasione del Black Friday, la giornata dei super sconti veri o presunti tali.

Il cosiddetto venerdì nero segna l'inizio del periodo più stressante nel commercio online e stazionario, ricorda il sindacato in un comunicato odierno. Venditrici, fattorini delle consegne e addetti nel settore della logistica vengono oberati per soddisfare la frenesia di consumo alimentata dalle aziende.

La guerra dei prezzi che ne nasce è a spese dei lavoratori, che devono sobbarcarsi giorni di lavoro senza una fine prevedibile, straordinari che non sono sempre pagati o compensati, nonché un enorme carico di lavoro a causa delle scadenze estremamente brevi e della mancanza di personale. Si fanno inoltre largo i fenomeni del lavoro su chiamata e delle esternalizzazioni.

Secondo Unia a soffrire è in ultima analisi la salute dei dipendenti, che devono fare i conti con un enorme stress, con l'esaurimento fisico, nonché con molti straordinari serali e domenicali. Particolarmente sotto pressione si trova ad essere chi ha responsabilità familiari.

Tutto questo avviene nell'ambito di un comparto che paga salari tuttora bassi. Le baruffe scatenate dal Black Friday e dal Cyber Monday, così come la vendita al dettaglio online, mettono sotto pressione i margini delle aziende, cosa che naturalmente influisce anche sulle condizioni di impiego e sugli stipendi.

Secondo Unia i modelli di attività precari e ultra-flessibili non hanno ragione di esistere. L'organizzazione avanza quindi diverse rivendicazioni, chiedendo nell'ordine: la registrazione e il pagamento di tutte le ore di lavoro; il rispetto rigoroso dei periodi di riposo e delle pause (nessuna settimana di sei giorni); orari di lavoro resi noi in anticipo e che rispettano le disposizioni legali e il contratto collettivo di lavoro (CCL); limitazione della giornata lavorativa a un massimo di 10 ore; rapida compensazione degli straordinari; stop al lavoro su chiamata; limitazione delle catene di subappaltatori; applicazione del principio della responsabilità solidale fra chi esternalizza e chi esegue i lavori.

I dipendenti dei rami dei trasporti, della logistica e dell'elaborazione degli ordini online hanno inoltre bisogno di un miglioramento delle loro condizioni di lavoro, da ottenere attraverso un forte CCL, prosegue Unia. Un'intesa di tal tipo proteggerà il personale e garantirà condizioni di parità per tutti gli operatori del mercato.

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