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EURO 2020Il grande rimpianto di Guardiola

03.07.21 - 16:55
Il gioiellino britannico Jadon Sancho lasciò i Citizens ancor prima del suo debutto nel mondo dei grandi.
keystone-sda.ch (Carl Recine / POOL)
Il grande rimpianto di Guardiola
Il gioiellino britannico Jadon Sancho lasciò i Citizens ancor prima del suo debutto nel mondo dei grandi.
Il classe 2000 possiede delle strabilianti doti tecniche che ha coltivato giocando per strada negli anni della sua infanzia.
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Articolo redatto da Antonio Fontana

ROMA - Nel corso dell’ultima annata le sbalorditive performance di Erling Haaland hanno spostato su di lui la lente d’ingrandimento in casa Dortmund, lasciando nell’ombra il resto dell’ambiente giallonero. Nel gruppo degli “oscurati” figura anche Jadon Sancho, uno che prima dell’arrivo del suo coetaneo si era preso la parte di star fra le mura del Westfalenstadion. L’esterno inglese - il cui passaggio al Manchester United (affare da 85 milioni di euro) è ormai cosa fatta - fu infatti il primo millennials a emergere realmente nel panorama calcistico, grazie a un exploit da 13 gol e 20 assist nella stagione 2018-19.

Jadon, classe 2000, rappresenta l’archetipo del talento romantico, poiché possiede delle strabilianti doti tecniche che ha coltivato giocando per strada negli anni della sua infanzia. Cresciuto in uno dei sobborghi londinesi meno nobili, Kennington, Sancho trascorreva il tempo sui campetti in cemento del suo quartiere, insieme all’amico Reiss Nelson (attuale giocatore dell’Arsenal). In breve tempo è passato dalle case popolari, in cui viveva con la famiglia originaria del Trinidad e Tobago, al lussuoso regno griffato Manchester City, costruito dal multimiliardario al-Mubarak. Il gioiello britannico si è formato nelle giovanili dei Citizens, ma ha poi deciso a sorpresa di snobbarli per trasferirsi a Dortmund, ancor prima del suo debutto nel mondo dei grandi. Una scelta folle, soprattutto pensando che a Manchester era già nei radar di Guardiola e avrebbe potuto godere di un contratto da due milioni l’anno. Eppure, il tempo ha dato ragione alla sua follia. Euro 2020 non gli sta regalando grandi soddisfazioni, avendo giocato solo 6 minuti, ma anche il suo selezionatore Gareth Southgate sa che può venirgli utile in ogni momento.

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