Cerca e trova immobili
L'OSPITE

L’UE da fermare! Buon SANTO Natale

Marco Romano, consigliere nazionale PPD-Alleanza del Centro
Ti-Press (archivio)
L’UE da fermare! Buon SANTO Natale
Marco Romano, consigliere nazionale PPD-Alleanza del Centro
Capita sempre più spesso d'immaginarsi i Padri fondatori dell’Unione europea che si rivoltano nel loro eterno riposo. L’UE si è trasformata in un pachiderma centralistico e tecnocrate, capace e rapido nel regolare dettagli a...

Capita sempre più spesso d'immaginarsi i Padri fondatori dell’Unione europea che si rivoltano nel loro eterno riposo. L’UE si è trasformata in un pachiderma centralistico e tecnocrate, capace e rapido nel regolare dettagli assurdi (la dimensione di frutti e ortaggi), ma incapace e incoerente nei confronti delle grandi sfide continentali (la gestione dell’emergenza migratoria in primis). Un nuovo preoccupante inciampo è avvenuto agli inizi di dicembre con la goffa proposta di evitare l’uso del vocabolo “Natale” e dell’aggettivo “natalizio”, suggerita da una circolare della Commissione destinata ai propri dipendenti. La protesta è giustamente subito montata e la direttiva è stata ritirata per essere approfondita. Quanto potrebbe sembrare goffo è a mio giudizio allarmante. La conferma di un approccio volto a relativizzare l’essenza storica, culturale e identitaria dei popoli. Non è una questione di “politicamente corretto”, ma di capitolazione nei confronti di un’ideologia volta al qualunquismo e alla banalizzazione; nessuna responsabilità e sola burocrazia. Con l’artificio del rispetto delle diversità e dell’inclusione si mira a cancellare. Un approccio pericoloso, da respingere a priori, perché mina alle radici di ogni comunità. La Svizzera sia anche qui da esempio: la pluralità viene vissuta e difesa, non cancellata e relativizzata. Buon SANTO Natale!

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE