Toyota, un Hilux per tutti i gusti
La nona edizione del pick-up sarà termica, ibrida, elettrica o a idrogeno
Come innovare un modello che da decenni raccoglie incredibili successi sul mercato? Toyota s’è posta questa domanda al momento dello sviluppo della nona edizione dell’Hilux, pick-up che la casa giapponese lanciò nel lontano 1968 e che ha venduto complessivamente più di 20 milioni di esemplari, e ha risposto aumentando a dismisura la gamma di motorizzazioni. Il nuovo Hilux, infatti, sarà disponibile in versione termica (benzina e diesel), mild hybrid, elettrica e anche a idrogeno fuel cell, che arriverà sul mercato però soltanto nel 2028.
Tra i modelli più intriganti c’è il mild hybrid composto da un motore turbodiesel da 2.8 litri e 204 Cv di potenza accompagnato da un'architettura a 48V alimentata da una batteria sistemata sotto i sedili posteriori: questa unità aggiunge fino a 11 Cv e 65 Nm, ma soprattutto contribuisce a ridurre i consumi, soprattutto in fase di partenza e col motore al minimo. L’innovazione non intacca le capacità dell’Hilux che può trasportare un carico di una tonnellata e trainare fino a 3.500 kg. Presente il Multi Terrain Select, sistema che adatta il controllo di trazione al fondo stradale, inoltre il conducente può selezionare la trazione tra integrale, anteriore e posteriore girando una manopola.
L’Hilux al 100% elettrico è mosso invece da due propulsori, uno per asse: l’anteriore offre 205 Nm di coppia, il posteriore 286 Nm. La batteria agli ioni di litio da 59,2 kWh assicura un'autonomia massima di 240 km, mentre rispetto al mild hybrid la capacità di carico utile scende a 715 kg e quella di traino a 1.600 kg. Su tutti i modelli sono migliorati inoltre i sistemi di sicurezza, con la presenza del monitoraggio dell’attenzione del conducente.
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