L’ibrida plug-in della casa italiana convince soprattutto per il motore elettrico
Accelerare verso la transizione elettrica, passando prima dalla trazione ibrida plug-in (anche detta PHEV). È questa la strategia di Alfa Romeo, che punta in soli tre anni ad abbandonare la produzione di motori termici: nel 2027, infatti, la casa del Biscione vuole realizzare solo auto a emissioni zero. A rappresentare la transizione Alfa c’è ora la nuova Tonale ibrida plug-in Q4, un’auto che cede a qualche compromesso pur di avvicinare il marchio italiano alla mobilità elettrica.
La vettura in questione, infatti, combina un motore a benzina turbocompresso a 4 cilindri e uno elettrico per una trazione integrale in grado di offrire 280 Cv di potenza complessiva. Alla base di questa unione una soluzione particolare, ovvero la presenza di un distributore elettronico di potenza che ripartisce la coppia necessaria a tutte le ruote per ottenere risultati soddisfacenti su ogni tipo di manto stradale. Non si tratta di un’innovazione assoluta - è già presente su auto di altri brand - ma è comunque una novità importante per Alfa. La Tonale PHEV offre 70 km di autonomia in modalità elettrica, sufficiente per l’utilizzo dell’auto in città, con una ricarica completa della batteria in due ore e mezzo. I limiti del compromesso PHEV emergono quando il quattro cilindri termico deve far muovere da solo un’auto da 1,8 tonnellate con 180 Cv a disposizione.
Partiamo dalla pista del Balocco per percorrere il tragitto preimpostato che comprende il passaggio di una cittadina e le colline circostanti per poi tornare al punto di partenza. Questo tragitto permette di verificare le diverse modalità di guida possibili di questa vettura: D (Dynamic), N (Natural) e A (Advanced Efficency). Partiamo in modalità N e da subito si nota uno sterzo leggero che permette di muovesi facilmente in qualsiasi situazione ma soprattutto in città. Risulta più reattiva rispetto alla versione HEV 160cv provata al Tonale in ottobre. Benone direi. In modalità A (Advanced Efficency) esclusivamente elettrica va molto bene. Passiamo alla modalità D (Dynamic) per percorrere una strada in collina. Lo sterzo si irrigidisce e la coppia istantanea erogata dal motore elettrico agisce sull'asse posteriore non appena si preme l'acceleratore. Nelle curve veloci tende a imbarcarsi leggermente. In discesa grazie al sistema di recupero, riusciamo a recuperare un po' di energia. Ultimiamo il nostro viaggio al Balocco, dove riconsegniamo la vettura.
Ma non è finita, continuiamo il nostro test con la prova su una superficie scivolosa a una pendenza del 20% dove dobbiamo fermarci a metà salita per verificare la ripartenza. Si comporta come se fosse su una strada normale senza grossi problemi. L'ultimo e il più divertente è stato il test in pista dove abbiamo fatto due giri che hanno confermato quanto abbiamo potuto appurare durante il tragitto iniziale: maneggevole, ma con qualche problemino di rollio.
Impressione generale buona: grandi spazi interni, consumi limitati, possibilità di percorrere 60 km in modalità elettrica.
Non sono ancora disponibili i prezzi per il mercato svizzero, ma speriamo di riceverli presto.
Considerando che tra le tre modalità di guida la più convincente pare l’Advanced Efficiency, ovvero quella che prevede l’utilizzo solo del motore elettrico, sorge dunque spontaneo chiedersi se questa PHEV fosse davvero necessaria: conoscendo anche le altre elettriche prodotte dal gruppo Stellantis, Alfa avrebbe potuto probabilmente lanciare direttamente una versione 100% elettrica della Tonale.