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SVIZZERAPublicitas in moratoria concordataria, dopo l'emorragia di clienti

03.05.18 - 15:21
I responsabili hanno presentato un piano di risanamento agli editori
Keystone
Publicitas in moratoria concordataria, dopo l'emorragia di clienti
I responsabili hanno presentato un piano di risanamento agli editori

BÜLACH - Dopo che tutti i principali gruppi editoriali le hanno voltato le spalle, la società di commercializzazione pubblicitaria Publicitas ha chiesto e ottenuto la moratoria concordataria.

La richiesta è stata accolta dal Tribunale distrettuale di Bülach (ZH), ha detto all'ats il CFO di Publicitas Carsten Brinkmeier. I responsabili di Publicitas hanno presentato nel pomeriggio un piano di risanamento agli editori.

Hanno proposto un modello di commissioni che permette di ridurre i rischi come anche una partecipazione nell'azionariato nella misura del 50%. Questo offrirebbe una completa trasparenza sulle cifre chiavi della società, ha comunicato in serata Publicitas al termine dell'incontro con gli editori. Questi ultimi hanno tempo fino al 10 maggio per dare la loro risposta. «Questa soluzione è sostenibile solo con una partecipazione dei grandi attori», sottolinea il comunicato.

Una settimana fa Tamedia è stato il primo grande gruppo mediatico elvetico ad annunciare l'interruzione immediata di ogni collaborazione con Publicitas. Nel giro di due giorni anche Ringier, Admeira (l'alleanza pubblicitaria che riunisce Ringier, la SSR e Swisscom), Axel Springer Svizzera, il gruppo AZ Medien (Aargauer Zeitung) e quello della NZZ (Neue Zürcher Zeitung) hanno fatto altrettanto.

Venerdì i principali editori della Svizzera tedesca e il gruppo del Corriere del Ticino (CdT) hanno fatto sapere che intendono a loro volta dar vita a una nuova società di commercializzazione pubblicitaria.

Stando a una nota del gruppo CdT, la nuova società «inizierà la sua attività a breve». «Non opererà in concorrenza con altri attori, ma proporrà prestazioni e servizi che andranno a incrementare e completare l'offerta già esistente». Vi partecipano, oltre al CdT, i gruppi Tamedia, NZZ, AZ Medien e l'associazione degli editori svizzero-tedeschi Schweizer Medien.

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