L'Ue immette 1,3 miliardi per rispondere alle (prossime) emergenze sanitarie

È stato presentato oggi il programma della nuova Autorità europea relativa alle emergenze sanitarie (Hera)
BRUXELLES - La nuova Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (Hera) ha presentato oggi il suo primo piano di lavoro annuale, che avrà un budget di 1,3 miliardi di euro nel 2022 per prevenire, prepararsi e rispondere rapidamente alle emergenze sanitarie transfrontaliere.
Hera può ora avviare azioni volte a rafforzare le capacità di preparazione e risposta all'interno dell'Ue, affrontare le vulnerabilità e le dipendenze strategiche e contribuire a rafforzare l'architettura globale di emergenza sanitaria
«A due anni dall'inizio della pandemia, sappiamo che la capacità di rispondere con decisione alle emergenze sanitarie transfrontaliere deve essere al centro di una forte Unione europea della sanità. Hera è già operativa e sta lavorando per garantire che per il momento siano disponibili contromisure mediche, ma anche per garantire che gli strumenti giusti siano disponibili per eventuali future minacce sanitarie» ha affermato la Commissaria Ue per la Salute, Stella Kyriakides.
«L'adozione del primo piano di lavoro di Hera le consentirà di iniziare la sua missione critica, diventando la torre di guardia della sicurezza sanitaria dell'Ue per le future minacce sanitarie, nonché un attore chiave per la preparazione alle crisi sanitarie a livello globale», ha aggiunto Kyriakides. Quale pilastro fondamentale di una forte Unione europea della Sanità, Hera ha stabilito una serie di risultati ambiziosi per il 2022, sia nel contesto della risposta Covid-19 in corso, sia per la preparazione a potenziali minacce future per la salute.




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