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NEW DELHIIndia: liquore adulterato, 145 morti

15.12.11 - 18:24
India: liquore adulterato, 145 morti
NEW DELHI - La commercializzazione illegale di un liquore adulterato ha provocato oggi una vera e propria strage fra la povera gente di un distretto dello Stato indiano del Bengala occidentale, dove almeno 146 persone sono morte in preda ad atroci dolori in vari ospedali in cui i medici tentavano disperatamente di salvarne altre 300.

La tragedia, che ha scosso il Paese, è la seconda che si abbatte sul Bengala occidentale dopo l'incendio che venerdì scorso ha distrutto nella notte una clinica privata a Kolkata (l'antica Calcutta) uccidendo nel sonno 93 pazienti.

Testimoni hanno raccontato che, come avviene quotidianamente, anche ieri sera centinaia di operai, manovali e conduttori di tricicli a pedali del distretto di South 24 Parganas si sono radunati sul viale vicino alla stazione di Sangrampur con in mano bottiglie di liquore dalla misteriosa composizione acquistate nelle rivendite della zona per allietare la serata.

Ma la prevista allegra ubriacatura si è trasformata nelle ore successive in una generale forsennata corsa verso gli ospedali di centinaia persone in preda a vomito, forti dolori allo stomaco, perdita di conoscenza e disarticolazione motoria.

È stato poco quello che i medici hanno potuto fare, mentre la gente cominciava a morire nei centri sanitari soprattutto di Diamond Harbour, ma anche di Bangur e Kolkata. Le tv hanno mostrato le scene di disperazione dei famigliari in lacrime ed impotenti davanti ai cadaveri delle vittime allineate nei corridoi degli ospedali.

Intanto, ha reso noto la polizia, una folla inferocita si è diretta verso la periferia di Sangrampur dove ha distrutto senza pensarci due volte la distilleria illegale del micidiale prodotto alcolico preparato con l'utilizzazione forse di etanolo o addirittura di metanolo.

La 'chief minister' in persona del Bengala occidentale, Mamata Banerjee, ha preso in mano il coordinamento dell'emergenza, annunciando l'arresto di dieci persone, ma non del proprietario della distilleria, Khora Badshah, che è ufficialmente latitante.

La gente del posto non ha esitato a denunciare alla stampa che la vendita dei prodotti alcolici illegali, spesso mortali, è possibile "per la corruzione della polizia che riceve regolarmente mazzette". "Se il rivenditore paga - ha assicurato - tutto va bene. Se no, la rivendita viene chiusa". Quello odierno è uno dei più gravi disastri di questo genere avvenuto in India, dove secondo statistiche scientifiche ufficiali si contano circa 60 milioni di alcolizzati.

Bisogna risalire al 1992 per trovare la morte in massa di 200 persone che avevano consumato liquore adulterato nello Stato di orissa, mentre nel 2009 un simile incidente era costato la vita a 136 persone in Gujarat.

ATS
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