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«Agenti mascherati, pesantemente armati»: arresti e paura per le strade

Raid contro l’immigrazione a Charlotte: 81 fermati e critiche per presunti abusi e targeting etnico. Il governatore Josh Stein: «Stanno alimentando la paura e dividendo la nostra comunità».
Afp
Fonte The Charlotte Observer
«Agenti mascherati, pesantemente armati»: arresti e paura per le strade
Raid contro l’immigrazione a Charlotte: 81 fermati e critiche per presunti abusi e targeting etnico. Il governatore Josh Stein: «Stanno alimentando la paura e dividendo la nostra comunità».

CHARLOTTE - Le autorità americane per l'immigrazione hanno arrestato 81 persone a Charlotte, in Nord Carolina, nel corso della prima giornata di raid contro i migranti senza documenti. Gli agenti hanno operato in molti casi, a volto coperto, in luoghi pubblici dell'area di Charlotte.

Non è chiaro quanti fra i fermati avessero un passato criminale. L'operazione si è svolta fra le critiche della popolazione, che non la riteneva necessaria alla luce del calo della criminalità in città. Greg Bovino, funzionario della Border Patrol a capo dell'operazione a Charlotte, su X ha però scritto che molte delle persone arrestate «avevano precedenti penali e di immigrazione significativi».

Di tutt'altro avviso il parere del governatore Josh Stein, che in un video social ha affermato: «Abbiamo visto agenti mascherati, pesantemente armati e in tenuta paramilitare guidare auto senza contrassegni, prendere di mira cittadini americani in base al colore della pelle, effettuare profilazioni razziali e prelevare persone a caso nei parcheggi e sui marciapiedi». Il democratico ha anche chiesto ai manifestanti di continuare a documentare le azioni della Border Patrol.

Infine, Reuters riporta quanto reso noto dal Department of Homeland Security, e cioè che le retate sarebbero state una risposta al rifiuto da parte delle autorità locali di eseguire le circa 1.400 richieste di detenzione avanzate dagli agenti dell'immigrazione.

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