Cerca e trova immobili
CINA

È di nuovo lockdown a Macao, chiusi negozi e casinò

Stop a tutte le attività non essenziali, e i residenti dovranno rimanere a casa.
Reuters
Fonte Ats
È di nuovo lockdown a Macao, chiusi negozi e casinò
Stop a tutte le attività non essenziali, e i residenti dovranno rimanere a casa.
Per il mancato rispetto dei regolamenti è previsto un periodo di detenzione fino a due anni.
MACAO - A Macao è in atto la "peggiore" ondata di Covid dall'inizio della pandemia. Oggi è così stato annunciato un nuovo, severo lockdown, che prevede la chiusura, a partire da lunedì e per una settimana, dei casinò...

MACAO - A Macao è in atto la "peggiore" ondata di Covid dall'inizio della pandemia. Oggi è così stato annunciato un nuovo, severo lockdown, che prevede la chiusura, a partire da lunedì e per una settimana, dei casinò e delle attività non essenziali.

Dall'inizio della prossima settimana la ex colonia portoghese entrerà in "gestione statica" per una settimana e i residenti dovranno rimanere a casa, ha detto in una conferenza stampa l'alto funzionario Andre Cheong. I trasgressori rischiano fino a due anni di carcere.

Alcuni servizi pubblici e attività commerciali, come supermercati e farmacie, potranno rimanere aperti, ma i casinò, che rappresentano circa l'80% delle entrate del governo, dovranno chiudere.

Macao, che conta 600'000 abitanti, è l'unica città in Cina dove sono ammessi i casinò. Oggi vi sono stati registrati 71 nuovi casi di Covid, portando il totale delle infezioni a 1'374 dall'ultima ondata iniziata il 18 giugno. Una cifra molto bassa rispetto ad altre parti del mondo, ma la città segue la rigida politica "zero Covid" adottata dalla Cina continentale.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE