Johnson furibondo in Parlamento: «No, non mi dimetto»

Durante il momento delle domande, il premier ha risposto in maniera stizzita ai deputati laburisti
LONDRA - In un clima di sempre più forte pressione politica, oggi Boris Johnson ha dovuto fronteggiare una lunga serie di domande da parte dei parlamentari laburisti riguardanti quasi esclusivamente il partygate.
Lo scandalo delle festicciole, tenutesi diverse volte durante le norme Covid, ha letteralmente monopolizzato la sessione delle domande per il premier, tagliando fuori temi di rilevanza internazionale come la crisi Ucraina.
«Non mi dimetterò», ha ribadito più volte Boris Johnson - con anche momenti di stizza evidente - che, come riporta la BBC, ha sentenziato che il suo governo potrà anche aver sbagliato «ma ha fatto bene le cose più importanti, prendendo le scelte giuste al momento giusto».
A mettere i puntini sulle i sulla questione si attende il tanto nominato "rapporto Gray", dal nome di Sue Gray responsabile della commissione d'inchiesta parlamentare. La consegna era prevista per la giornata di oggi.
Sugli assembramenti illegali al numero 10 di Downing Street, lo ricordiamo, anche la Met di Londra ha da poco aperto un fascicolo d'indagine.




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