L'uomo è accusato di aver tentato di corrompere dei poliziotti a causa - a suo dire - di una traduzione sbagliata
INNSBRUCK - "Io pago bene" oppure "Io pago ben volentieri"? È il quesito del quale si sta occupando il tribunale di Innsbruck, in Austria, dove un cittadino italiano è imputato di tentata corruzione. Il curioso fatto viene raccontato dalla Tiroler Tageszeitung.
Il cuoco, residente in Alto Adige ma originario del sud Italia, la scorsa estate è stato trovato in stato di ebbrezza alla guida della sua macchina durante un controllo in Tirolo. Non parlando né tedesco né inglese, l'automobilista ha comunicato con i poliziotti austriaci utilizzando Google traduttore sullo smartphone.
Quando gli agenti gli hanno comunicato il ritiro della patente e una multa di 900 euro, lui avrebbe risposto, scrivendo sul telefonino "Io pago bene" ("ich bezahle gut"), che è stato interpretato dai poliziotti austriaci come un tentativo di corruzione.
L'italiano sostiene invece di aver scritto "Io pago ben volentieri", ovvero la sua disponibilità a pagare la multa. La giudice, prima di emettere la sentenza, intende sentire come teste un'altra poliziotta.