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GERMANIALa Germania è «a un bivio»: «Merkel intervenga»

11.09.18 - 06:00
Il giornalista tedesco di origine iraniana Michel Abdollahi lancia un accorato allarme: «Non vorrei lasciare di nuovo la mia patria»
Jüdisches Forum für Demokratie und gegen Antisemitismus
La Germania è «a un bivio»: «Merkel intervenga»
Il giornalista tedesco di origine iraniana Michel Abdollahi lancia un accorato allarme: «Non vorrei lasciare di nuovo la mia patria»

BERLINO - Partita in sordina, sta circolando ampiamente sui media tedeschi la lettera aperta pubblicata da un giornalista dell’emittente NDR e attore di origine iraniana e indirizzata ad Angela Merkel. Nel lungo post su Facebook, il 37enne Michel Abdollahi reagisce ai fatti di Chemnitz e mette in guardia sul rischio che «la storia si ripeta» poiché il razzismo e la xenofobia, oltre che per strada, hanno preso posto nei piani più alti della politica.

Jüdisches Forum für Demokratie und gegen Antisemitismus

Xenofobia ai vertici della politica - Ora, però, i fatti di Chemnitz l’hanno portato a reagire: l’attacco a un ristorante ebraico da parte di estremisti di destra del 27 agosto scorso emerso in questi giorni; gli slogan e i saluti nazisti che hanno trovato spazio nelle strade; il fatto che il presidente dei servizi di sicurezza tedeschi, Hans-Georg Maaßen - pericolosamente vicino al partito di estrema destra AFD - abbia sostenuto teorie complottistiche secondo cui a Chemnitz non ci sarebbe stata nessuna “caccia allo straniero”; e, soprattutto, il fatto che il ministro dell’Interno, Horst Seehofer (CSU), abbia definito la migrazione «la madre di tutti i problemi».

KeystoneHorst Seehofr

«Seehofer dà uno schiaffo in faccia a 19,7 milioni di cittadini» - «Ci definisce la madre di tutti i problemi - scrive Abdollahi -. Dà uno schiaffo in pieno volto ai 19,7 milioni di cittadini e cittadine i cui genitori sono venuti qui da un altro Paese. Dà uno schiaffo in pieno volto a tutte queste persone che lavorano duramente, che a milioni si sono integrate nella società, che pagano le tasse e danno il loro contributo al successo della Germania». E precisa: «Ovviamente respingo ogni forma di estremismo e la stragrande maggioranza dei migranti respinge ogni forma di estremismo», ma «io non posso davvero farci niente se alcuni migranti non si comportano bene in Germania». Seehofer, sottolinea Abdollahi, non dovrebbe «condannare tutti i migranti perché alcuni di loro delinquono»: «Non è forse anche il mio ministro dell’Interno?», si chiede provocatoriamente il 37enne.

Keystone

«Non vorrei abbandonare la mia patria una seconda volta» - Il giornalista - che ricorda il proprio passato di figlio di rifugiati iraniani fuggiti alla guerra Iran-Iraq - chiede ad Angela Merkel di agire perché la Germania è «a un bivio»: ciò che sta accadendo non sono «segnali», ma la prova che lo Stato di diritto «ha fallito», bisogna «agire». «Non lasciamo che la storia si ripeta», afferma. E conclude: «Non vorrei abbandonare la mia patria una seconda volta».

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