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ITALIAMorgan: «Io buffone in tv per mantenere le mie figlie»

28.07.21 - 17:00
Lunga lettera del cantante a Simona Ventura che l’aveva accusato di essere inaffidabile
IMAGO / Pacific Press Agency
Morgan: «Io buffone in tv per mantenere le mie figlie»
Lunga lettera del cantante a Simona Ventura che l’aveva accusato di essere inaffidabile

MILANO - Morgan è uno dei personaggi più attesi del prossimo “Ballando con le stelle”, trasmissione alla quale - spiega oggi il musicista - parteciperà essenzialmente perché ha bisogno di soldi. Il cantante lo spiega in una lunga lettera aperta a Simona Ventura che su Chi l’aveva punzecchiato con uno «speriamo che Morgan arrivi alla fine», alludendo a una certa inaffidabilità dell’artista.

«Carissima Simona Ventura, io non solo mi ritengo totalmente fuori dal mio contesto naturale, ma di essere inappropriato in quel ruolo - esordisce Morgan -. Però, quello che invece è appropriato, è che si tratta di lavoro. E io, che sono un uomo di cultura, con tre figlie, che ha voglia di vivere, che ha lavorato tanto ma vive una dimensione che prende il nome di ‘mobbing’ sono costretto a farlo. E lo sai meglio di me che io sono l’esempio massimo di chi è vittima regolarmente di questo reato compiuto dalla Rai, dalla discografia, dalla società, dalla stampa, dai tribunali, da tutto il mondo che mi circonda».

Morgan accusa la Rai di averlo estromesso dalle trasmissioni musicali («sono il più grande talent scout del mondo») e torna sull’episodio della lite sul palco a Sanremo 2020 con Bugo. «Tutti hanno guadagnato da questa trovata, la Rai, lo stesso Bugo, chi ha lavorato al brano, solo io non ho preso un euro e non sono stato chiamato a nessuna trasmissione. Sono stato mobbizzato e non ho più avuto un lavoro», scrive il cantante. «A ‘Ballando con le Stelle’ farò imparare a parlare italiano alle persone, almeno - continua -. E poi magari qualche balletto riuscito potrei anche realizzarlo. Ma soprattutto farò cultura, che è il mio ambito. Infatti, dove oggi mettono Stefano Bollani, Brunori Sas, Manuel Agnelli o Enrico Ruggeri, sono tutti posti che occupano al posto mio. Intanto io insegno all’università la storia della musica».

Infine, torna sulla motivazione del suo sì: «Credi mi faccia piacere fare il buffone? No, ma lo faccio perché ho ironia e poi voglio mantenere le mie figlie, che non hanno nessuna colpa, meritano di vivere al meglio perché sono figlie di una persona che nella vita eccelle. Solo che l’Italia mobbizzatrice bigotta e arretrata continua a squalificarmi. Non farlo anche tu». 

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