Cerca e trova immobili

LOCARNOEcco chi è il porno attore gay sdoganato dal Festival

02.08.10 - 09:30
Sarà a Locarno con ben due film destinati a far discutere. Nel primo è uno zombie assetato di sangue e di sesso ("LA.Zombie" di Bruce LaBruce), nel secondo è uno che per dimenticare delusioni sentimentali si butta nel sesso
Internet
Ecco chi è il porno attore gay sdoganato dal Festival
Sarà a Locarno con ben due film destinati a far discutere. Nel primo è uno zombie assetato di sangue e di sesso ("LA.Zombie" di Bruce LaBruce), nel secondo è uno che per dimenticare delusioni sentimentali si butta nel sesso

LOCARNO - Non è la prima volta che un attore porno arriva a Locarno, e non sarà probabilmente nemmeno l'ultima. Nel 2005 era approdato al Festival, un non ancora inflazionato Franco Trentalance, noto divo hard, con un film che aveva protagonista il suo organo sessuale, dal titolo "UncuT - Member only" di Gionata Zarantonello.

Muscoli e 18 centimetri - Quest'anno è la volta di François Sagat, idolo della pornografia gay, protagonista di ben due film in concorso al Festival. È la prima volta che accade, e il fatto non passerà di certo inosservato. Sagat, 32 anni, un metro e settanta di muscoli, 18 centimetri di dotazione (così si legge su wikipedia), una marea di esibizioni nei locali e una trentina di film all'attivo con tanto di premi: nel 2007 ha vinto il premio miglior attore porno gay dell'anno (una sorta di Oscar della pornografia gay), premio riconquistato pure nel 2010.

La particolarità di Sagat - Ma cosa rende Sagat tanto particolare da spiccare su tutti gli altri attori che bazzicano nel macrocosmo della pornografia? Innanzitutto una caratteristica fisica: un grande tatuaggio geometrico sulla testa a forma di scalpo, che da' l'illusione di un vero e proprio scalpo, e che per sua stessa ammissione, è diventato uno dei motivi principali della sua riconoscibilità e del suo successo. Se a ciò ci aggiungiamo un fisico possente, uno sguardo ad alto potenziale erotico e - a quanto pare - piroette sessuali capaci di far impallidire perfino il Marchese De Sade, allora il gioco è fatto.

Dalla moda al porno - L'avventura di Sagat nel cinema luci rosse inizia a 25 anni. Lui, francese di Cognac, nato da genitori francesi di origini slovacche, all'età di 18 anni si trasferisce a Parigi. Obiettivo: lavorare nel mondo della moda. Inizia come assistente. "Era un lavoro noioso e stressante, si lavorava tantissimo e si guadagnava poco. Una sera chattando in un sito a luci rosse, sono stato contattato per un film porno". A 25 anni firma un contratto con uno studio pornografico francese, chiamato Citebeur. Da lì il salto fu breve e nel giro di poche settimane apparve nel suo primo film per adulti.

Negli Stati Uniti nasce la star - Come in ogni carriera che si rispetti, anche nel porno c'è il classico tentativo di lancio negli Stati Uniti. Un tentativo che nel caso di Sagat va a buon fine. Dopo una prima parte in Arabesque, Sagat diventa uno dei pornodivi più richiesti. Come attore pornografico ha interpreto entrambi i ruoli di attivo e passivo e si è cimentato pure in performance sado maso. Sentimentalmente risulta single, dopo essere stato sentimentalmente legato a un pornodivo italiano, tale Francesco D'Macho.

A Locarno - Al festival arriva nei panni di uno zombie con il film "La.Zombie" di Bruce La Bruce, dove violenta cadaveri per poi cibarsene. Un film dalle scene forti che è stato perfino eliminato dal Festival di Melbourne in Australia, e con "Homme au bain" di Christophe Honoré, in cui recita accanto a Chiara Mastroianni. Interpreta il ruolo di un ragazzo gay che per dimenticare una delusione sentimentale si lancia in sfrenate avventure sessuali. "François Sagat ridefinisce la nozione di virilità - ha dichiarato il regista - è un puro prodotto della sua epoca. Ha un corpo che non esiste nel cinema francese. Non l’ho preso per le sue competenze di attore hard ma per l’idea del ‘corpo pornografico’ che sprigiona. Penso inoltre che ci sia un ritorno di omofobia nel mondo del cinema. Scegliere un attore gay è anche andare contro questa omofobia".

Dal porno al cinema d'autore - Le due esperienze cinematografiche locarnesi, non sono le uniche per Sagat. L'anno scorso ha fatto  un’incursione nel cinema "serio" con un piccolo ruolo nell’horror americano “Saw VI” di Kevin Greutert. Perfino l'arte si è occupato di lui: il pittore australiano Ross Watson l’ha recentemente ritratto in una parodia pop del capolavoro caravaggesco “Crocifissione di San Pietro” per simboleggiare l’ostilità della Chiesa nei confronti dei gay e in particolare dell’uso del preservativo. 

Sal Feo

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE