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SVIZZERA / EUROPALa via di Schengen è irta di ostacoli

27.11.08 - 13:36
Keystone / Martin Ruetschi
La via di Schengen è irta di ostacoli
BRUXELLES - La soppressione dei controlli delle persone alle frontiere tra la Svizzera e L´Unione europea (UE) è solo una prima tappa. La strada di Schengen è irta di ostacoli, perché il suo diritto è in continuo sviluppo ed è obbligatorio per tutti i membri.

Il primo problema è la votazione dell´8 febbraio prossimo. Gli svizzeri dovranno pronunciarsi sul rinnovo dell´accordo sulla libera circolazione delle persone e la sua estensione a Bulgaria e Romania. L´UE ha già fatto chiaramente capire che è una condizione per la partecipazione all´Accordo di Schengen/Dublino.

Se dalle urne scaturisse un "no", ciò non farebbe cadere solo il primo pacchetto dei bilaterali - in seguito alla cosiddetta "clausola ghigliottina" che lega giuridicamente tra di loro questi accordi - ma anche Schengen.

La Svizzera può dire la sua sullo sviluppo del diritto di Schengen, ma a sua volta si è impegnata ad adottarne le regole. Se Berna non vi si attiene "l´accordo non è più applicabile, a meno che il comitato misto, dopo aver esaminato attentamente i mezzi per mantenere l´accordo, non decida diversamente entro 90 giorni", precisa il testo dell´accordo. La recissione è quindi automatica. Per impedirlo ci vuole un intervento attivo da parte dei ministri dell´UE.

Se il popolo dovesse respingere la revisione della legge sui passaporti e i documenti di viaggio biometrici in votazione il 17 maggio prossimo la Svizzera non potrà introdurre i passaporti biometrici nei termini previsi dal primo marzo 2010.

Se il Consiglio federale e il Parlamento dovessere modificare di nuovo questa legge in vista di una seconda votazione, la partecipazione a Schengen sarebbe di nuovo messa alla prova in quanto un termine supplementare dipenderebbe dalla volontà dei Paesi membri dell´UE.

Per quanto riguarda la detenzione degli immigrati illegali prima del loro rinvio, la durata massima è di 18 mesi nell´UE e di 24 mesi in Svizzera. Berna dovrà quindi modificare la sua legge sugli stranieri.

ATS


Foto d'apertura: Keystone / Martin Rütschi

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