Cerca e trova immobili
REGNO UNITO

Addio a Julia Lockwood, la prima Heidi della tv

L'attrice britannica aveva 77 anni
Web
L'attrice vestì i panni di Heidi nel 1953, per l'adattamento tv - prodotto dalla Bbc - del romanzo della scrittrice svizzera Johanna Spyri.
Addio a Julia Lockwood, la prima Heidi della tv
L'attrice britannica aveva 77 anni
LONDRA - L'attrice inglese Julia Lockwood, celebre per essere stata la prima Heidi del piccolo schermo, è morta di polmonite all'età di 77 anni nella sua casa di Taunton, nel Somerset. L'annuncio della scomparsa &egr...

LONDRA - L'attrice inglese Julia Lockwood, celebre per essere stata la prima Heidi del piccolo schermo, è morta di polmonite all'età di 77 anni nella sua casa di Taunton, nel Somerset. L'annuncio della scomparsa è stato dato dalla famiglia, a funerali avvenuti, alla stampa londinese.

Nata il 23 agosto 1941 a Bournemouth, nel Dorset, come Margaret Julia de Leon, era la figlia della star britannica Margaret Lockwood e fu destinata a iniziare la carriera di attrice fin dalla più tenera età. A cinque anni apparve, con la madre, nel film "Vendetta" (1947) del regista Brian Desmond Hurst, tratto dall'omonimo romanzo di Daphne Du Maurier's Vendetta.

Nel 1953 Julia ottenne il suo primo ruolo da protagonista nell'adattamento televisivo di "Heidi" per la Bbc, tratto dall'omonimo romanzo della scrittrice svizzera Johanna Spyri.

In seguito recitò in numerosi telefilm della Bbc e in una decina di film di produzione inglese, tra cui la commedia brillante "La verità in reggicalze" (1959). È stata molto attiva anche in teatro. Julia Lockwood si ritirò dalle scene nel 1971, trasferendosi con il marito in una fattoria nella campagna del Somerset dedicandosi alla famiglia.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE