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AGNO

Tagli agli aeroporti: «Siamo preoccupati»

L’Associazione Passeggeri e Aeroporti della Svizzera Italiana si è detta contraria al piano di risparmio della Confederazione.
Ti-Press / Samuel Golay
Fonte RED
Tagli agli aeroporti: «Siamo preoccupati»
L’Associazione Passeggeri e Aeroporti della Svizzera Italiana si è detta contraria al piano di risparmio della Confederazione.

AGNO - L’Associazione Passeggeri e Aeroporti della Svizzera Italiana (ASPASI), insieme ad AITI, Cc-Ti, Associazione Bancaria Ticinese, Associazione Svizzera dei Gestori Patrimoniali, Lugano Commodity Trading Association, Hotelleriesuisse Ticino e Lugano Region, ha inviato una lettera ufficiale alla Commissione delle finanze del Consiglio degli Stati per esprimere forte preoccupazione di fronte alle misure di risparmio contenute nel Pacchetto di sgravio 27, che prevedono la riduzione dei contributi della Confederazione agli aerodromi regionali.

Nella missiva le associazioni ricordano che l’aeroporto di Lugano-Agno «non è una semplice infrastruttura regionale, ma un nodo strategico per la Svizzera intera: unico scalo a sud delle Alpi, nel 2024 ha registrato oltre 21.000 movimenti aerei (+12%), di cui circa 8.000 voli business, con un impatto economico stimato superiore ai 100 milioni di franchi. Lo scalo assicura 120-130 posti di lavoro diretti, sostiene la formazione di piloti, ospita eventi aeronautici e accoglie anche voli di Stato».

Il contributo federale annuo di circa 5 milioni di franchi, «oggi destinato principalmente alla sicurezza garantita da Skyguide, è considerato irrinunciabile. Un suo taglio comporterebbe aumenti delle tasse di atterraggio fino a 1.000 franchi, una riduzione degli orari di apertura e persino il rischio di chiusura dello scalo, con pesanti conseguenze per utenti, imprese e attrattività turistica».

Le associazioni sottolineano inoltre che l’utilizzo della tassa sul carburante aereo è vincolato dalla Costituzione federale (Art. 87b BV) a misure nel settore dell’aviazione. «La parziale copertura dei costi della sicurezza sugli aeroporti regionali di categoria "II" corrisponde quindi al principio di solidarietà all’interno dell’aviazione svizzera e non può essere messa in discussione».

ASPASI e le associazioni firmatarie chiedono che la Confederazione riconosca il ruolo nazionale dell’aeroporto di Lugano-Agno ed «escluda lo scalo ticinese dai tagli previsti, garantendo un sostegno continuativo e proporzionato a una struttura strategica per la mobilità, l’economia e la sicurezza del Paese».

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