Il Municipio di Lugano risponde a un'interrogazione del consigliere comunale Omar Wicht.
LUGANO - «Il fenomeno della prostituzione è noto ai servizi preposti e viene monitorato con attenzione». Il Municipio di Lugano risponde a un'interrogazione di Omar Wicht (Lega) sulle attività illecite legale al mercato degli Airbnb.
Situazione monitorata - «Rispetto al passato, si è registrato un aumento di casi legati all'esercizio della prostituzione in appartamenti non notificati alle Autorità, in particolare in quelli affittati per brevi periodi», ammette l'Esecutivo. «Questa situazione ha comportato un incremento delle denunce inoltrate al Ministero Pubblico per i reati riscontrati». Tuttavia, «non significa che tutti gli appartamenti in affitto breve, come quelli offerti tramite Airbnb, siano utilizzati esclusivamente per attività di prostituzione».
Non solo prostituzione però. Gli appartamenti legati ad Airbnb sono spesso accostati anche ad altre attività illecite. «I servizi specializzati della Polizia cittadina e della Polizia Cantonale «svolgono attività di prevenzione e, in caso di sospetti o reati, procedono con gli accertamenti del caso. Come riportato dai media, recentemente è infatti avvenuto un sequestro di 3 chilogrammi di sostanza stupefacente in un appartamento Airbnb situato in Città».
Numerosi controlli - Nel corso del 2024, sono stati effettuati numerosi controlli specifici che hanno portato alla denuncia di diverse persone al Ministero Pubblico per esercizio illecito della prostituzione. «Durante queste operazioni, sono stati rilevati anche ulteriori reati, in particolare violazioni alla Legge sugli stranieri».
Detto questo, gli ospiti degli appartamenti in affitto breve devono essere registrati dai gestori presso il servizio Autorizzazioni della Polizia Cantonale, analogamente a quanto avviene per le strutture alberghiere. «Tuttavia - spiega il Municipio - la notifica al servizio Controllo abitanti deve essere effettuata solo se il soggiorno supera i 30 giorni continuativi nell'arco di 360 giorni, come previsto dall'art. 16 del Regolamento di applicazione della banca dati MovPop. Tale vincolo limita purtroppo la possibilità di effettuare un controllo tempestivo all'arrivo dell'ospite».
I criteri - Ma cosa dice la legge cantonale a questo proposito? «La Legge cantonale consente l'esercizio della prostituzione nei locali erotici autorizzati e in appartamenti privati non soggetti ad autorizzazione, purché vengano rispettati i requisiti previsti dalla LProst e dal RProst. Chi intende utilizzare un appartamento per attività di prostituzione deve segnalarlo alla sezione TESEU della Polizia Cantonale. In caso di conformità ai requisiti normativi, l'Autorità cantonale informa il Municipio, il quale è chiamato a esprimere un parere».
In linea generale aggiunge l'Esecutivo, «gli appartamenti a locazione breve non soddisfano i criteri richiesti dalla normativa vigente, rendendo quindi illegale l'esercizio della prostituzione in tali contesti».