Bosia Mirra, parte l’opposizione

Per l'avvocato della deputata PS il trasporto di profughi «non configura i presupposti per giungere alla punibilità»
BELLINZONA - Lisa Bosia Mirra, come prevedibile, ha deciso per l'opposizione contro il decreto di accusa che la vede colpevole di entrata illegale e incitazione all’entrata illegale.
L’avvocato Pascal Del Prete, riporta il CdT, ha chiesto all’accusa di riesaminare tutto l’incarto tenendo in considerazione il fatto che, come vogliono giurisprudenza e commentari, è punibile l’aiuto al soggiorno in Svizzera di profughi clandestini, a condizione che il proprio contributo raggiunga una certa intensità.
Secondo gli avvocati della parlamentare socialista, invece, pagare il biglietto del treno a dei profughi, ospitali una notte o trasportarli per un tratto di strada, non configura i presupposti per giungere alla punibilità.
Secondo il difensore di Bosia Mirra, inoltre, l’entrata illegale e l’incitazione all’entrata illegale sarebbero giustificati sono se di mezzo ci fossero state frontiere esterne dello spazio Schengen. Nel caso in questione, per Del Prete, la deputata socialista potrebbe essere punita al massimo per soggiorno illegale.




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