Morde l'orecchio e butta la fidanzata in un dirupo, in manette il compagno


L'uomo, classe 1999 e cittadino di origine rumena, è accusato di tentato omicidio
L'uomo, classe 1999 e cittadino di origine rumena, è accusato di tentato omicidio
COMO - Avrebbe aggredito ripetutamente la sua compagna, colpendola e mordendole un orecchio. Infine, la violenza sarebbe culminata con la spinta in un dirupo. Sono queste le accuse rivolte a un uomo di origine rumena, classe 1999, residente a Como e portato poi al Bassone, la casa circondariale (cioè il carcere) della città italiana.
I fatti a poche centinaia di metri dal confine - L’episodio è avvenuto ieri, domenica 11 maggio, in via Bellinzona, a pochissimi chilometr dal confine di Chiasso. La vittima di violenza, una cubana di 30 anni residente in città, si è recata al comando della Polizia locale collocato in viale Innocenzo.
La «brutale aggressione» - La donna, visibilmente provata, ha riferito agli agenti di avere subito una brutale aggressione da parte del proprio compagno (la relazione, stando alla sua testimonianza, durava da circa sette mesi).
La violenza dopo il volo - La donna, stando a quanto riportato dalla Polizia locale lariana, ha riportato traumi multipli a causa di un volo di circa sei metri, cadendo in un corso d’acqua. Il 26enne rumeno, dopo averla soccorsa, avrebbe continuato ad aggredirla fisicamente, per poi tentare di ripulirla e occultare le tracce dell’accaduto.
La prognosi di 21 giorni - La vittima ha raccontato di aver subito, nei mesi precedenti, reiterati episodi di violenza fisica e psicologica mai denunciati prima. Accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Valduce da un familiare, le sono stati riscontrati ematomi, escoriazioni e traumi vari, con una prognosi iniziale di 21 giorni.
Le indagini - A seguito della denuncia, il nucleo di polizia giudiziaria ha avviato «immediate indagini e sopralluoghi nell’area segnalata, riscontrando elementi compatibili con il racconto fornito dalla vittima».
I sequestri e le ipotesi di reato - L’uomo è stato rintracciato nel corso della serata, e al termine degli accertamenti – che hanno incluso il sequestro del suo telefono cellulare e l’acquisizione di messaggi minatori – è stato tratto in arresto con l’accusa di lesioni, minacce, stalking e tentato omicidio.
Il trasferimento in carcere - «Al termine delle indagini - fa sapere la polizia locale - e previo avviso al Pubblico Ministero di turno, il soggetto è stato condotto presso la casa circondariale del Bassone, dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini proseguono per approfondire tutti gli elementi emersi».